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Durante il Risorgimento nel nostro paese furono tradotti moltissimi libri stranieri, che si affiancarono ai più noti riferimenti della storia e della letteratura autoctone nel plasmare e influenzare la formazione e la maturazione delle idee di nazione e nazionalismo. Al fine di ricostruire l’immaginario del mondo nazional-liberale, l’autrice individua e analizza quello che definisce il “canone in traduzione” della prima metà dell’Ottocento, cioè testi – romanzi soprattutto, ma non solo – che, adottati e adattati tramite manipolazioni varie, riuscirono a parlare al cuore e all’intelletto dei lettori e a fornire loro preziose chiavi di lettura del presente e del passato, arricchendone gli specifici valori sociali, religiosi, politici e consentendo l’inserimento dell’idea d’Italia nello spazio plurale dell’Europa e del mondo. Fu infatti grazie all’opera di alcuni illuminati editori se l’offerta culturale italiana venne modernizzata e variata, fino a raggiungere pubblici nuovi: le traduzioni da loro proposte – come dimostrano ristampe, riedizioni e contraffazioni – veicolarono nella penisola idee e contesti d’oltralpe, che arrivarono a una diffusione analoga a quella documentata in relazione ai testi del nostro mainstream.
Indice
Introduzione
Un altro canone
Risorgimento e traduzioni
Dati d’insieme e problemi di metodo
Le tessere del mosaico
1. Le traduzioni d’autore come prove di modernità
Vico, l’Italia e l’Empire / Cesarotti: dai Lumi al Risorgimento / Un bestseller tra Omero e la Grecia moderna / Manipolare per nazionalizzare / Didimo Chierico: la mediazione semiseria
2. Autori e libri stranieri: retaggi locali, strategie editoriali, discorsi pubblici e mediazioni complesse
Poche, nazionali o locali / Storia e geografia / Autarchici o esterofili / Passeurs da tavolino: traduttori del primo Ottocento / Libri stranieri in un campo di forze / Una politica invadente
3. Romanzi: visioni dell’altro tra memorie locali e disciplinamento sociale
Libri, passioni, traduzioni / Geografie e cronologie / L’Alemagna o del Risorgimento italiano / Balzac o del futuro indesiderato / Montecristo o del destino manifesto / Classici di ritorno: Arlincourt e Goldsmith nel decennio di preparazione / Manipolazioni editoriali e identità nazionale / Fuori dal coro
4. Tradurre la storia
Storia di tre città / Tradurre per tradire / Una storia nazionale in assenza / Napoleone, Walter Scott e un ebreo italiano / Infine... la Rivoluzione francese / Traduzioni e senso storico alla vigilia dell’Unità
5. Libertà e progresso in traduzione
L’Italia nell’Europa delle rivoluzioni / Quale Stato per l’economia? / Costituzione e circolazioni transnazionali / Il progresso senza la politica: le traduzioni scientifiche
6. Le culture straniere e l’idea d’Italia nel lungo Risorgimento
Un “canone” eclettico? / Sguardi sul Settecento (e sul Seicento) / Un Genio romantico / Scrittrici, donne, nazioni (e matrimoni) / Le prime Prigioni / Dalle storie degli altri alla Storia d’Italia / Un lungo Risorgimento
Bibliografia
Indice dei nomi
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