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Con echi di Un cuore così bianco di Javier Marías, Tra le nostre parole affronta la ricerca del segreto nascosto dentro ogni essere umano. Come in un thriller, una forte suspense caratterizza una vicenda dove le motivazioni personali spesso si scontrano contro una realtà molto diversa da come era stata immaginata, e Katie Kitamura è bravissima nello scandagliare i sentimenti e il disorientamento dei suoi protagonisti.
«Un romanzo che lancia un incantesimo. Uno dei talenti di Katie Kitamura è instillare sempre nella narrazione una punta di tensione. Uno dei migliori romanzi del 2021» – The New York Times
«"Tra le nostre parole" rivela un'attenzione jamesiana per ogni minimo movimento di corpi e parole, e affonda il suo motore narrativo nelle esperienze quotidiane della sua voce narrante, nelle piccole gelosie, nei sospetti passeggeri. Kitamura è bravissima nel mettere in scena aspetti sopiti e inspiegabili della dimensione morale della vita moderna» – The Washington Post
«Finiamo per perderci fra personaggi di cui probabilmente non ricorderemo il nome, ma sicuramente carattere e fisionomia, raccontate magistralmente da Kitamura, per lasciarci trascinare in una tensione narrativa che mai avremmo pensato potesse provenire da avvenimenti così quotidiani.» – Maremosso
Una giovane donna di origine giapponese, nata a Singapore, cresciuta in Francia e poi trasferitasi negli Stati Uniti, arriva all'Aja per lavorare come interprete alla Corte penale internazionale. Multilingue, ma senza radici, è in cerca di un luogo in cui sentirsi se stessa, un luogo da chiamare «casa». Nel tessere una prima rete di relazioni, si ritrova presto coinvolta in un ribollire di drammi personali: con Adriaan, l'uomo separato dalla moglie ma ancora legato a quel matrimonio, con cui comincia una storia d'amore; con Jana, l'amica gallerista che assiste a un apparentemente casuale atto di violenza che diventerà un'ossessione per la nostra protagonista; e con l'imputato, un ex presidente di Stato cui deve prestare la sua voce in traduzione, colpevole di crimini così orrendi da crearle importanti problemi etici. Silenziosa e introversa, dominata da passioni tranquille, la giovane interprete si ritrova ad affrontare dubbi legati all'amore, al potere, alla violenza, sia nelle sue relazioni più private, sia nel lavoro alla Corte. Tutto questo minaccia di sopraffarla, ma la condurrà a capire che cosa, nella vita, vuole davvero.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ambientazione originale, la corte dell'Aia, per una interprete che cerca disperatamente delle radici. Scritto in maniera acuta, non decolla, ma si legge volentieri.
Intenso e particolare.. mi è piaciuto tantissimo!
"Tra le nostre parole" di Katie Kitamura è ambientato nei Paesi Bassi che vorrei tanto visitare. La protagonista si trasferisce all'Aja, desiderosa di trovare un posto che possa definire "casa". In realtà la ragazza racconta poco della città perché la sua casa sono le parole. Il lavoro d'interprete alla Corte penale internazionale assorbe molte sue energie visto che nel suo lavoro la precisione e l'efficacia sono essenziali. Per gettare ponti tra le lingue ha bisogno di cogliere il non detto, l'implicito. La ragazza prova a farlo in ufficio e nella vita privata con la stessa determinazione: è sempre in ascolto, sempre pronta ad interrogarsi, sempre consapevole del peso delle parole. Ho iniziato questo libro con alte aspettative perché anch'io, per lavoro, mi preoccupo di rendere il più possibile efficaci le mie parole. Trovo che il libro sia scritto bene, che il travaglio interiore sia evidente, ma non dono riuscita ad entrare in sintonia, ad empatizzare con questa protagonista la cui inquietudine non riesce ad emanciparsi dal distacco, dalla distanza neppure rispetto ai lettori. A lettura terminata comprendo l'intento lodevole d'indagare tra le pieghe della comunicazione, della prossemica, di dialogare con sé stessa e con gli altri, ma l'impresa per me resta poco riuscita, meno intima di quanto vorrebbe sembrare.
Recensioni
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