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Recensioni Tiranni. Una storia di potere, ingiustizia e terrore

Recensioni: 4/5
La tirannia rimane il fenomeno politico più antico e duraturo. E sembra che il suo spirito sopravviva rinvigorito fino ai nostri giorni: che si tratti del terrorismo jihadista, dell’imperialismo di Putin, o delle ambizioni espansionistiche cinesi.

«Tiranni offre una splendida confutazione di coloro che credono ancora che il processo storico o la logica del mercato porteranno a un mondo democratico e più pacifico. Una lettura obbligata per ogni serio studente di Scienze politiche» - Steven B. Smith, Yale University

«In una rassegna coinvolgente di circa 2500 anni – e sulla base di una notevole conoscenza della storia e della letteratura occidentale – Waller Newell ordina magistralmente tirannie, antiche e moderne, per ricordarci come nascono e perché crollano» - Victor Davis Hanson, Stanford University

«Basato su una sorprendentemente vasta conoscenza della storia, dai tempi antichi fino ad oggi, dalla cultura alta alla cultura pop, questo libro penetra nello spirito del tiranno... È il racconto sulla tirannia che stavamo aspettando» - Norman Doidge, Columbia University

Waller R. Newell – dispiegando tutta la sua vasta conoscenza della filosofia e della storia antiche e moderne – mette a nudo la figura del tiranno, raccontando in modo articolato e coinvolgente la lunga scia di potere, ingiustizie e terrore che in oltre duemila anni despoti di ogni ordine e grado si sono lasciati alle spalle. Scopriamo così che Nerone, Francisco Franco e Mubarak sono i prototipi del tiranno «giardiniere», che dispone dello Stato e della società come di una personale proprietà, per il proprio piacere e beneficio e a favore esclusivo del proprio clan e dei propri sodali, e il cui potere sfocia spesso e volentieri nell’eccesso edonistico e nella crudeltà gratuita. Alessandro Magno, Napoleone e Atatürk sono invece tiranni «riformatori», animati – è vero – da un sincero desiderio di migliorare la società, ma altresì accecati dal perseguimento di fortuna e gloria a scapito di ogni legge e democrazia. Sono infine tirannie «millenariste» quelle di Robespierre, Stalin, Mao e degli odierni jihadismi, guidate dall’impulso di imporre un regime utopico a cui l’individuo deve sottostare per il bene collettivo e in cui ogni privilegio è sradicato fino a raggiungere l’eccesso in uno Stato di polizia attraverso l’omicidio di massa e il genocidio. Tiranni è una lezione di storia illuminante per chiunque sia interessato al pericolo rappresentato dalla tirannia e dal terrore nel mondo di oggi. Finché rimarremo vigili la democrazia è destinata a sconfiggere la tirannia, per il semplice fatto che è un’idea migliore. )
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