Novecento, secolo dei totalitarismi. Ma anche epoca di tiranni piccoli e grandi, di despoti che, all'ombra del grande risiko delle superpotenze, nascono e crescono nelle plaghe geopolitiche più periferiche e improbabili, costruendo sistemi a volte effimeri a volte capaci di resistere come imbalsamati al tempo. E dunque i semisconosciuti Mswati III, Than Shwe, Papà Doc, Separmurat Nyazov. Ma anche i più famosi Bokassa, Idi Amin, Imelda e Ferdinand Marcos, Kim Il-sung, Pol Pot. Una galleria di volti tutti ugualmente feroci, tutti ossessionati dalla realizzazione dell'idea del potere assoluto, tutti afflitti da un insano distacco dalla realtà. Profili psicologici, tic, manìe, deliri descritti con perizia, ma pure personalità patetiche e comportamenti al limite del ridicolo, anche se spesso dalle conseguenze tragiche. Tuttavia mai dimenticando i tratti accomunanti nella costruzione politica dei singoli sistemi di potere. Dalle dittature postcoloniali a quelle ispirate da fonti di natura paranormale, dai regimi basati sul culto della personalità a quelli che preferiscono l'invisibilità del dittatore, e poi dai sistemi di propaganda a quelli di sterminio di massa, dai despoti affaristi a quelli religiosi. Poteri fondati sul terrore e spesso affogati nello stesso sangue da cui sono nati. In ogni caso personalità distorte e regimi oppressivi che lasciano al presente fosse comuni e ossari di gran lunga più grandi ed estesi di quelli generati dal sopruso ai quali reagirono. )
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