Registrati all'apice del boom dei cantautori tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, i tre album di Tim Hollier - "Message To A Harlequin", "Tim Hollier" e "Skysail" - sono passati inosservati all'epoca, ma oggi sono estremamente collezionabili. Ospite della serata inaugurale di un folk club di Beckenham gestito dall'amico David Bowie, Hollier registrò il primo e il terzo album con l'assistenza dell'arrangiatore dei Donovan John Cameron, mentre il suo secondo album autointitolato - considerato da molti opinionisti il suo più forte - era supportato da un piccolo e simpatico gruppo rock. Per diversi anni Hollier è stato un habitué del circuito dei folk club londinesi, al fianco di artisti del calibro di Paul Simon, Al Stewart e Nick Drake, ma si è ritirato dall'attività live dopo una disastrosa esibizione alla Queen Elizabeth Hall nel gennaio del 1972, ostacolata da sostanze stupefacenti. Continuò a registrare sporadicamente per tutto il resto del decennio, prima di passare (con grande successo) al mondo dell'editoria musicale; a quel punto il suo trio di album della fine degli anni Sessanta/inizio Settanta aveva attirato tardivi consensi nella rete dei collezionisti. Cofanetto di 3 CD, "Time Has A Way Of Losing You: The Tim Hollier Anthology" comprende naturalmente tutti e tre gli album e aggiunge un singolo non album, una manciata di esibizioni radiofoniche della BBC e cinque brani inediti, registrati in occasione di uno spettacolo alla Wigmore Hall del marzo 1969, che fu tagliato su un acetato dell'etichetta Apple. Con alcune favolose foto d'epoca (tra cui quella di Bowie che fa il mimo alla Wigmore Hall mentre Hollier suona), "Time Has A Way Of Losing You" è un acquisto essenziale per gli aficionados del cantautorato vintage.
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