Thunderball
di Ian Fleming
Dopo aver scritto «Goldfinger» – e molto prima che Broccoli e Saltzman, a Hollywood, cominciassero a darsi da fare – Ian Fleming aveva capito che la sua creatura era pronta per il cinema, e aveva lavorato a una sceneggiatura. Lo spunto poteva anche essere preso da un incidente qualsiasi (e infatti, Bond finisce in un «rehab» per disintossicarsi da fumo e alcol, con una cartella clinica quasi identica a quella del paziente Fleming, ricoverato da poco per problemi analoghi). Il plot poteva ruotare intorno a un pretesto abbastanza semplice – il furto di un bombardiere atomico e delle sue due testate. Ma tutto il resto, il cinema essendo il cinema, andava un po' irrobustito. Cosi`, al posto della logora SMERSH ecco entrare in scena la piu` strutturata SPECTRE (dove confluiscono «ex operativi di SMERSH, mafia, Gestapo»): e, a compensazione del superlavoro, a 007 non tocca la solita Bond girl, gliene spettano addirittura cinque, una piu` soddisfacente dell'altra. Ma nessuna, inutile dirlo, esplosiva quanto Domino. )
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