L'archetipo di tutti i triangoli amorosi nel capolavoro d'esordio di Zola: la giovane Thérèse, dopo aver sposato l'inetto cugino, Camille, s'innamora del rude Laurent e insieme decidono di sbarazzarsi del marito di lei. Ma, da quel momento, la vita dei due amanti si trasforma in un tragico incubo. Con rigoroso sguardo da scienziato, secondo i canoni piú severi del naturalismo, in quest'opera che ne rivela il talento letterario e ne prefigura la poetica, Émile Zola scava a fondo e con grande acutezza nelle passioni piú nascoste e negli istinti piú torbidi dell'animo umano. A cura di Giuseppe Pallavicini. Con la cronologia della vita e delle opere.
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L'Esordio di un grande Autore. Analisi psicologica rigorosa. Protagonisti abietti, mediocri ed egoisti. Terribilmente crudeli. Nei quindici mesi successivi all'assassinio, la narrazione è più lenta ma la descrizione dell'insonnia, degli incubi nelle poche ore di sonno e delle paure conseguenza del rimorso, sono realistiche e "tangibili". Anche se un po' ripetitive. Le ultime righe, nella loro tragica cupezza e nel loro solo apparente "immobilismo", sono magicamente nere. Mi è molto mancata la coralità di Germinal che ho amato visceralmente.