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Davvero encomiabile l'iniziativa della Sergio Bonelli di proporre delle storie del ranger più famoso del West in una versione cartonata, in grande formato alla francese, colorata e su carta patinata. Il plus di «Frontera!» è comunque costituito, almeno nella mia personalissima valutazione, dalle matite di uno dei maggiori talenti dell'ultima generazione di disegnatori nostrani (ma forse sarebbe più appropriato dire penultima, essendo un classe 1965): quel Mario Alberti che, dopo essersi fatto le ossa sulle pagine dell'«Intrepido», si fa apprezzare per il suo lavoro sugli albi di «Nathan Never» e «Legs Weaver», ottimo viatico per garantirsi l'accesso dalla porta principale all'Olimpo internazionale dei cartoonist, evento destinato a verificarsi puntualmente allorché verrà chiamato a illustrare delle storie per la Marvel e la DC Comics. La storia di «Frontera!» inizia con una dark lady, Blanche Denoel, assetata di vendetta, che libera un giovane Tex Willer dalla prigionia in un carcere messicano, affinché la aiuti a realizzare i suoi propositi di rivalsa. Aquila della Notte, avvalendosi dell'appoggio dell'amico Kit Carson, proposto qui in un'accattivante versione giovanile, di Sam, un altro galeotto di colore con cui condivide la catena di forzato (come Tony Curtis e Sidney Poitier in «La parete di fango», ma le analogie si fermano qui), di Blanche e dei Comanches di Pony Tail, avrà modo di far cantare le proprie colt e fare pulizia nel corpo dei Rangers. Eccellente l'uso del colore, non piatto come ci hanno abituato 60 anni di fumetti Bonelli, ma denso di sfumature che contribuiscono, con le tonalità giallo-rosso-brunite a restituire il clima torrido ed abbacinante del deserto texano e con le tinte blu profondo a rappresentare il buio angosciante della notte; apprezzabile la scelta del grande formato che si rivela estremamente valido per la valorizzazione di tavole dal taglio cinematografico; ottimo, come sempre, il lettering; adeguato il rapporto qualità/prezzo.
Davvero encomiabile l'iniziativa della Sergio Bonelli di proporre delle storie del ranger più famoso del West in una versione cartonata, in grande formato alla francese, colorata e su carta patinata. Il plus di «Frontera!» è comunque costituito, almeno nella mia personalissima valutazione, dalle matite di uno dei maggiori talenti dell'ultima generazione di disegnatori nostrani (ma forse sarebbe più appropriato dire penultima, essendo un classe 1953): quel Mario Alberti che, dopo essersi fatto le ossa sulle pagine dell'«Intrepido», si fa apprezzare per il suo lavoro sugli albi di «Nathan Never» e «Legs Weaver», ottimo viatico per garantirsi l'accesso dalla porta principale all'Olimpo internazionale dei cartoonist, evento destinato a verificarsi puntualmente allorché verrà chiamato a illustrare delle storie per la Marvel e la DC Comics. La storia di «Frontera!» inizia con una dark lady, Blanche Denoel, assetata di vendetta, che libera un giovane Tex Willer dalla prigionia in un carcere messicano, affinché la aiuti a realizzare i suoi propositi di rivalsa. Aquila della Notte, avvalendosi dell'appoggio dell'amico Kit Carson, proposto qui in un'accattivante versione giovanile, di Sam, un altro galeotto di colore con cui condivide la catena di forzato (come Tony Curtis e Sidney Poitier in «La parete di fango», ma le analogie si fermano qui), di Blanche e dei Comanches di Pony Tail, avrà modo di far cantare le proprie colt e fare pulizia nel corpo dei Rangers. Eccellente l'uso del colore, non piatto come ci hanno abituato 60 anni di fumetti Bonelli, ma denso di sfumature che contribuiscono, con le tonalità giallo-rosso-brunite a restituire il clima torrido ed abbacinante del deserto texano e con le tinte blu profondo a rappresentare il buio angosciante della notte; apprezzabile la scelta del grande formato che si rivela estremamente valido per la valorizzazione di tavole dal taglio cinematografico; ottimo, come sempre, il lettering; adeguato il rapporto qualità/prezzo.
Questa nuova collana di tex cartonato è una splendida raccolta a colori ben disegnata.
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