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Tetano - Alessio Torino - copertina
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Tetano

Descrizione


Durante l'estate, in un paese dell'Appennino, tre ragazzi progettano la loro grande impresa. Vogliono costruirsi una zattera, e con questa solcare il fiume che scorre non lontano dalle loro case, nascosto tra i muschi e i fusti secolari. Ma il fiume è interrotto da una diga artificiale, e per i boschi si aggirano strani ceffi. E lo stesso "tranquillo" paesino in cui i ragazzi stanno crescendo nasconde più tensioni e più segreti di quanto abbiano mai sospettato. Le cose si complicano quando ai tre si aggiunge un quarto amico, Tetano. Per lui, a cui è stata nascosta la morte del padre con un'enorme bugia collettiva, la costruzione della zattera prende un significato che va al di là del semplice gioco estivo. Trascinati da Tetano, i protagonisti del romanzo si immergeranno tra i segreti dei boschi e quelli del paese. L'avventura coinciderà con la perdita dell'innocenza, lasciando sui ragazzi dei segni che alcuni di loro si porteranno addosso per tutta la vita. Scritto con la suspense di un thriller e la potenza emotiva di un romanzo di iniziazione, "Tetano" racconta un momento di svolta che riguarda ognuno di noi.
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Dettagli

2011
11 maggio 2011
240 p.
9788875213244

Valutazioni e recensioni

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Cristiana
Recensioni: 2/5

Avevo letto Tina ed essendomi piaciuto ho deciso di leggere questo. E invece no, non sono stata felice di averlo fatto! Se si legge la parte dell'Indice che IBS pubblica probabilmente ci si avvicina molto alle intenzioni dell'autore, ma direi che la realizzazione è piuttosto carente. Il romanzo mi è apparso slegato, superficiale e inconcludente. Davvero niente di chè...

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Michele Canalini
Recensioni: 4/5

Romanzo d'altri tempi, questo "Tetano" di Alessio Torino, almeno per la storia che vi viene narrata: quattro ragazzi impegnati nel progetto di costruzione di una zattera, da affidare alle acque infide e traditrici di un fiume, il Candigliano, all'interno dell'Appennino marchigiano. La trama ha un sapore ottocentesco, con certi richiami alla narrativa dei romanzi di formazione, grazie ai progetti e alle avventure spensierate di questi adolescenti che cercano di allontanarsi dalle difficoltà della vita gettando anima e corpo in un'idea tanto bella e semplice quanto rischiosa. Ma quello che stupisce di questo libro è lo stile della scrittura, da questo punto di vista modernissimo per l'incisività di una prosa tagliente e mai banale. Il periodare di questo giovane scrittore è particolarmente avvolgente, con l'uso di un linguaggio agile e anche aggressivo nei confronti di un lettore che a fatica riesce a non farsi trascinare dal vortice degli episodi raccontati e dei sentimenti suscitati. In più, lo sfondo tratteggiato, descritto ma anche lasciato vagheggiare da certe sfumature del lessico, è quello magnifico della gola del Furlo. Un "in bocca al lupo" alla futura carriera di questo autore.

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Recensioni

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Voce della critica

  Troppa cattiva narrativa sull'adolescenza, che specula anche in modo involontario sul fortunato genere del romanzo di formazione, fa spesso dimenticare che raccontare il "bel tempo" significa fare i conti con l'avventura. L'avventura, intesa come un luogo nella mente e nel passato, con una buona dose di nostalgia, è il necessario peregrinare per crescere, il passaggio dove ferirsi e superare i traumi, la vera iniziazione. Uno degli esempi recenti più credibili di romanzo d'avventura e di iniziazione, allo stesso tempo, è Tetano dell'urbinate Alessio Torino. A Lanterna, un paesino immaginario dell'appennino marchigiano, nell'estate del 1982 un gruppo di ragazzi, per così dire outsider, intraprende la costruzione di una zattera (battezzata la Gran Troia) su un fiume, il Candigliano, sbarrato da una diga. A questi si unisce Tetano, un ragazzo a cui è stata tenuta nascosta con bugie e ipocrisie la morte sul lavoro del padre, avvenuta nella fabbrica-vetreria che incombe sul paese, il quale ha tradotto il suo disagio in una ferrea asocialità. Il traumatizzato Tetano è colui che alla fine sarà motore e protagonista inaspettato dell'azione e della sua risoluzione, mentre intorno a questa avventura parla il coro del paese, delle donne, mamme e nonne, e si aggirano boscaioli e cacciatori che come presenze spaventose minacciose abitano i boschi. Torino gioca con abilità con lo schema tipico del romanzo di formazione, dichiarando in modo esplicito le citazioni e i modelli: prima di tutto la zattera rimanda a Huckleberry Finn, mentre l'enigma, che sembra celarsi dietro ogni capitoletto, rimanda al clima dei romanzi horror di Stephen King come Stand by me e Il corpo, ma anche al meno ovvio, e non meno immediato, film di Davis Grubb La morte corre sul fiume. Piuttosto è il richiamo originale al "battello ebbro" di Rimbaud a stupire e restituire quel clima della giovinezza e della vivezza dello stile di questo romanzo. Tetano, del resto, è il racconto del rito di passaggio da un territorio di mistificazione e falsità, dove addirittura si cela goffamente il dolore e la morte di cui la metafora è la fabbrica del paese, a uno di conoscenza e verità. Il mezzo sul quale si raggiunge questo territorio è la zattera, un evidente archetipo da quella raccontata da Mark Twain che viaggia sul Mississippi a quella che porta Ulisse alla deriva sull'isola dei Feaci. Eppure Torino sembra suggerire una lettura diversa, sfuggendo alla definizione totale di romanzo di formazione: la diga che sbarra il fiume significa infatti l'impossibilità dell'avventura, tanto che la vicenda della zattera perde progressivamente importanza di pagina in pagina. Forse la strada è questa: in una prospettiva di contaminazione dei generi, si può rivitalizzare il genere, per paradosso, negando il genere stesso. Nicola VIlla

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Conosci l'autore

Alessio Torino

1975, Urbino

Alessio Torino è un autore italiano. Insegna letteratura latina all'Università di Urbino. Ha pubblicato racconti su Nuovi Argomenti e ha esordito nel 2010 per Pequod con il romanzo Undici decimi (Selezione Premio Campiello, Premio Frontino 2010 ex aequo con Stirpe di Marcello Fois, Premio Bagutta Opera Prima). Seguono Tetano, edito da Minimum Fax nel 2011; Tina (Minimum Fax, 2016); Al centro del mondo, Premio Mondello (Mondadori, 2020); Cuori in piena (Mondadori, 2023). Passare il fiume, il suo primo libro per orecchio acerbo (2024), segna il suo esordio nella letteratura illustrata.Fonte immagine: orecchio acerbo edizioni

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