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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
«Finché sarà in piedi il Tempio, si ribelleranno.» Profezia di un capo militare romano all’assedio di Gerusalemme nel 70 d.C.
Questo libro racconta come finì, in antico, l'indipendenza dello Stato ebraico. Ciò avvenne, nel più generale contesto della conquista del Medio Oriente e in particolare dell'area siro-palestinese, ad opera delle legioni romane (63 a.C.). La figura dominante dell'aggressione e della spoliazione del 'tesoro di Stato' degli Ebrei fu Gneo Pompeo Magno, in quell'anno (l'anno terribile della congiura di Catilina) potente personaggio pubblico della repubblica imperiale romana. Una fonte ebraica coeva dei fatti, i cosiddetti Salmi di Salomone, fornisce un quadro veridico della vicenda. E svela il ruolo decisivo della voracità dell'aggressore. Voracità che si appagò finalmente, dopo oltre un secolo di violenze e apparente riconciliazione, nell'anno 70 d.C. Allora l'imperatore Tito, «delizia del genere umano» secondo la vulgata adulatrice, distrusse il Tempio di Gerusalemme e lasciò depredare il tesoro lì conservato, frutto del contributo corale di tutte le comunità ebraiche. Il movente economico e l'odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli Ebrei. È una storia che ci riguarda ancora. Il revisionismo storiografico riuscì a prevalere e la tradizione si prestò a fare da sponda alla menzogna di Stato, voluta dai vincitori e avallata dai loro clienti.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il tesoro degli ebrei. Non ho letto il libro, soltanto la descrizione; ma alcuni altri sull'argomento. Riflessione: Roma, a pezzi, e bocconi ha conquistato gran parte dell'Europa, dalla Britannia alla Grecia, del frammentato vicino e medio Oriente, il nord Africa. E ci ha messo secoli. Ha raso al suolo soltanto Gerusalemme? Ha predato soltanto il tesoro degli ebrei? Ha disperso soltanto quell'etnia? Si è comportata diversamente nelle sue altre conquiste? Altra domanda: gli altri imperi, prima e dopo di Roma, si sono comportati diversamente dovunque si siano espansi? Come mai si trova tanto storicamente interessante soltanto questo episodio? Se la nascita e lo sviluppo del cristianesimo hanno effettivamente plasmato la storia dell'umanità, questi fatti ne sono alla radice? O questo accanimento storiografico non è forse una specie di razzismo alla rovescia?
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