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Anno edizione: 2015
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La sagacia del Balestracci torna costantemente nel libro ed è in grado di trascinare il lettore nei suq arabi, sulle navi accanto ai mercanti e ai missionari, trasmettendo le paure dell’uomo medievale catapultato in nuove dimensioni. Il concetto di alterità è il leitmotiv del libro, un’alterità che serve come confronto e che si costituisce come un valore
Sfizioso, divertente e ben documentato. Sicuramente una lettura di grande soddisfazione! Peccato che il professor Balestracci, pur avendo un ottimo senso del ritmo e del racconto, si serva troppo spesso di un linguaggio frivolo e sciatto che vorrebbe passare per ammiccante e sbarazzino e non sembre ci riesce. Fa una certa tristezza. Per non parlare di una buona dozzina di veri e propri ERRORI DI GRAMMATICA E SINTASSI, inammissibili in un libro di questo livello. E' sconvolgente (e purtroppo segno dei tempi) che Laterza non gli abbia messo alle costole un editor capace! Si potrebbe obbiettare tra parentesi che il tenore scientifico di questo (godibilissimo) collage di spigolature e bizzarrerie è pericolosamente pari allo zero. Praticamente è un supplemento rilegato a "strano ma vero" della Settimana Enigmistica. Non sarebbe un problema, se non stessimo parlando di una delle collane ammiraglie della ricerca storiografica in Italia. Ma tant'è, come altri recensori hanno osservato è estate, non meniamocela più di tanto. Insomma, libro sfiziosissimo ma fastidiosamente "pop". Nel complesso, come si dice, imperdibile per gli amanti del genere.
si avvicina il tempo delle vacanze e dei viaggi per cui suggerisco, a chi ama leggere dei luoghi che va a conoscere, di mettere in valigia questo libro di Balestracci. ci trovere senza dubbio notizie di ogni parte del mondo e sarà divertente constatare (a me è successo) che molte cose viste e visste nel 2008 altri uomini le hanno viste e vissute sette o otto secoli fa. consigliatissimo.
Recensioni
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