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scheda di Vindrola, A., L'Indice 1994, n. 8
Il saggio di Lorenzo Mango è dedicato a una particolare accezione del teatro di poesia, quella elaborata a partire dalla messinscena di "Sulla strada", nel 1982, da uno dei principali gruppi teatrali italiani di ricerca, I Magazzini Criminali. Non è forse del tutto esatto incentrare questo saggio sul solo Tiezzi, come suggerisce il sottotitolo, vista la storia di questa compagnia teatrale, che ha esordito, con il nome di Carrozzone, all'inizio degli anni settanta, cioè quando i gruppi di ricerca fiorivano e si contraddistinguevano per il carattere unitario e paritario di tutti i componenti: non è un caso che Marion D'Amburgo e Sandro Lombardi, attori e fondatori della compagnia, siano presenti sino alle produzioni più recenti nella quasi totalità degli spettacoli, e rare siano le regie di Tiezzi lontano dalla sua compagnia. Mango ripercorre l'attività dei Magazzini sin dagli esordi, dedicando agli anni della formazione il capitolo centrale ed enucleando sia l'evolversi della concezione di teatro sia quegli elementi costituenti della poetica del gruppo che hanno poi portato al modello del teatro di poesia, il cui culmine è rappresentato dalla messinscena della "Divina Commedia" di Dante. Il filo conduttore di tutta la produzione è l'idea di rendere il senso di ogni messinscena visibile, cioè che tutte le parti che la compongono - musica, testo, recitazione, spazio scenico e, in rapporto dialettico con questi, regia - rappresentino un equivalente oggettivo (e non mimetico, di riproduzione) del senso drammaturgico. Questo percorso viene seguito di spettacolo in spettacolo, rispettando l'ordine cronologico degli allestimenti e attraverso l'analisi delle principali componenti. A compendio vengono fornite la teatrografia completa degli allestimenti di Tiezzi e una bibliografia.
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