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Quando ho acquistato questa graphic novel sapevo che mi sarebbe piaciuta, esattamente perché come spesso accade "questa storia mi chiamava" e per una serie di fortuiti incidenti è stato complicato reperirla e nonostante tenessi molto a leggerla ho impiegato quasi un anno dall'acquisto prima di farlo. Mi ha tenuto compagnia in un pomeriggio particolarmente difficoltoso. Mi ha portata via dalla mia realtà per farmene conoscere un'altra molto più lontana nel tempo e nello spazio. Si tratta di una sorta di mistery ambientato in Italia in epoca medievale. Ricorda per atmosfere e anche per ambientazione il nome della rosa di Eco, ma se ne discosta attraverso i suoi personaggi e in particolare quello di una bambina che a mio avviso rappresenta la vera chiave di lettura di questa storia. La consiglio vivamente sia per la storia che racconta, sia per le tavole che la illustrano. Ho scoperto tardi Nejib, recupererò tutto il suo lavoro un po' alla volta.
Divorato su un viaggio in treno. Stupefacente nella delicatezza e nella scelta dello scenario storico e dei temi che si intrecciano. Disegni magnifichi.
Un thriller medievale ambientato nel mondo della religione e della politica, tutto racchiuso per l'occasione nella suggestiva cornice di Castel del Monte. Se la premessa vi ricorda un po' l'arcinoto Il nome della rosa di Umberto Eco... beh, ne avete ben donde. E tuttavia Stupor Mundi non è un plagio, né una maldestra riscrittura, ma è dotato di una propria originalità. Originalità costituita dai temi che solleva, in primo luogo quello della responsabilità dello scienziato. Il protagonista, Annibale, reca infatti con sé alla corte di Federico II di Svevia una straordinaria invenzione... del cui utilizzo deve rispondere. Discreti i disegni di Nejib, essenziali e molti leggibili.
Recensioni
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