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Dettagli

2022
10 febbraio 2022
200 p., Brossura
9788842830771

Descrizione

Che cosa sappiamo davvero dei grandi pensatori della storia? La cultura istituzionale, i ritratti fatti da artisti e biografi ufficiali, i professori a scuola e in università ce li hanno sempre presentati come pedanti uomini dalla lunga barba bianca, impegnati a sondare i meandri dell’Essere tra tomi polverosi e attività noiose. Ma se qualcuno ci dicesse che il mito della caverna di Platone è il prodotto di una visione dovuta a una bevanda allucinogena, che il Superuomo era drogato dai farmaci di cui abusava il suo Nietzsche e che alcuni dei testi più importanti di Sartre sono stati scritti ingoiando dieci pasticche di anfetamina al giorno? In fondo, la via per raggiungere la verità è spesso fatta di deviazioni stravaganti. Alessandro Paolucci ci conduce in un curioso viaggio nella filosofia attraverso le sostanze consumate dai suoi più eminenti protagonisti: dagli esperimenti con l’hashish di Walter Benjamin a quelli con la cocaina di Sigmund Freud, dalla probabile tossicodipendenza dell’imperatore-filosofo Marco Aurelio all’Lsd che Ernst Jünger assumeva insieme all’amico Albert Hofmann. Paolucci scrive una vera e propria contronarrazione psicotropa del pensiero occidentale, muovendosi tra le epoche e i continenti, tra le cerimonie dei Misteri Eleusini cui ebbe probabilmente accesso Platone – durante le quali i partecipanti andavano in trance sorseggiando il misterioso ciceone – e l’Hotel della Posta di Rapallo nelle cui stanze Friedrich Nietzsche «curava» la sua emicrania stordendosi di oppiacei, fino a raggiungere il deserto della Death Valley teatro dei trip del visiting professor Michel Foucault. “Storia stupefacente della filosofia” è nel contempo un compendio di idee rivoluzionarie e un’accurata ricostruzione biografica del lato più umano della speculazione teorica. Il racconto delle avventure (e disavventure) lisergiche che le più eccelse menti di tutti i tempi hanno affrontato mentre si spingevano oltre le colonne d’Ercole dell’immaginario con ogni mezzo e a ogni costo; compresa la repentina fuga dall’allucinazione di un’aragosta gigante.

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 4/5
(3)

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Recensioni: 5/5

Sinceramente, ho trovato molto più interessante l'altro libro, "Storia stupefacente della scienza". Tuttavia, anche questo merita 5 stelle, perché ci permette di vedere i filosofi da un altro punto di vista, come umani e non solo come grandi pensatori.

Recensioni: 5/5

Libro che tratta un argomento inconsueto, quasi un tabù, riguardante la storia della filosofia. La scrittura è scorrevole e divertente, in quanto l'autore usa un linguaggio "giovane" e confidenziale, pur rimanendo ancorato ai relativi riferimenti bibliografici, storici e scientifici. Ricco di aneddoti sorprendenti o, per rimanere in tema "stupefacenti", il volume traccia dei brevi profili di filosofi che con le droghe hanno avuto un legame stretto, tanto da condizionare, forse, anche il loro pensiero.

Recensioni: 5/5

libro molto interessante, i filosofi raccontati da un punto di vista inconsueto. il testo è chiaro e anche divertente. una lettura diversa e molto piacevole.