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Inizia con questo volume la pubblicazione in BUR della Storia di Roma di Livio, la più vasta opera storica che l’antichità ci abbia lasciato. Nei primi dieci libri, la “prima deca” che ispirò a Machiavelli le celebri Considerazioni, Livio racconta le origini avvolte dal mito della Città eterna e le sue prime, turbolente vicende: i sette re, la caduta della monarchia, le prime lotte con gli Etruschi e gli Italici. Sono vicende di cui è spesso difficile accertare la verità storica e che nel racconto di Livio diventano un godibilissimo e affascinante romanzo ricco di figure esemplari e gesta grandiose. Un saggio di Ronald Syme e un’ampia introduzione di Claudio Moreschini discutono la complessa problematica dei rapporti tra la concezione storiografica ed etica di Livio e la politica di Augusto.
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Ovvero come si prende e si mantiene il potere politico. Se c'è ancora qualcuno convinto che la storia non insegna nulla, fategli leggere questo libro.
I primi due libri della prima decade di Livio si presentano in modo assai differente. Se nel primo libro abbiamo la narrazione di una serie di miti e leggende, nel secondo il taglio assume un taglio decisamente più storiografico: il tema centrale è l'acquisizione della libertas dopo la repressiva tirannia di Tarquinio il Superbo. Ma l'affermazione di Roma nei primi decenni della Repubblica non è così semplice, poiché l'Urbe deve affrontare due fronti: quello esterno, che vede vari popoli (etruschi, volsci, equi ed ernici) desiderosi di distruggere la nascente potenza romana, e quello interno, in cui i plebei, usati come manovalanza durante le guerre contro i popoli sopraccitati, desiderano e lottano contro l'avita aristocrazia patrizia per avere rappresentanza politica. Bellissimo lo stile liviano: pur trattandosi di un'opera in prosa, l'ascesa di Roma è narrata con un tono epico e romanesco insieme: non a caso il retore Quintiliano definì Livio "lactea ubertas".
Secondo me, la parte più bella della storia di Tito Livio: gli inizi di Roma, veramente che parte dal nulla. Con tutto il bello delle migliori fonti latine: poche chiacchiere. Frasi incisive, veloci, efficaci. Come quell'esercito che conquistò il mondo.
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