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Dettagli

2022
Tascabile
19 maggio 2022
608 p., Brossura
9788807896699

Descrizione

Scritta con la felicità di racconto e l'acutezza nell'osservazione e nella descrizione del grande cronista, questa Storia dell'Italia partigiana rimane, a quasi cinquant'anni dalla prima edizione, uno dei migliori libri che riguardano quel periodo, per l'equilibrio dello sguardo e per la chiarezza con cui questo momento fondante della storia repubblicana viene restituito al lettore nella sua drammaticità, ma anche nella sua importanza. "Bocca è stato soprattutto un partigiano. Sono stati quei 'venti mesi' di guerra partigiana che l'hanno rivelato a se stesso: che ne hanno fatto quello che poi sarà e che noi abbiamo conosciuto," scrive Marco Revelli nella sua Prefazione a questo volume. In decenni che ormai scivolano verso una generale dimenticanza dei valori della Resistenza, dei suoi eroi e delle sue tragedie, sempre più spesso si è assistito al tentativo di fare del revisionismo sulla guerra partigiana, e non sempre a un sufficiente livello scientifico e culturale. La Storia dell'Italia partigiana di Bocca è senza dubbio un potente antidoto a questa deriva: in essa si ritrovano, senza semplificazioni assolutorie ma con tutta la forza di chi ha partecipato in prima persona, le ragioni di una lotta senza la quale l'Italia repubblicana non sarebbe mai nata.

Valutazioni e recensioni

4,3/5
Recensioni: 4/5
(3)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Incredibile che questo libro contnui a venire ristampato. Non è scritto particolarmente bene, elenca fatti noti senza particolari interessanti, non ha neppure una forte tensione morale. L'ansia di sembrare "super partes" inaridisce il racconto, quasi Bocca tenesse di mostrare passione, mentre la paura o incapacità di diventare accademico lo tiene a un livello giornalistico. Comprarlo è stato un errore.

Recensioni: 5/5

Questa cronaca in diretta (l'uso un po' eccessivo del presente storico non affina lo stile, che rimane integralmente giornalistico, da rivista partigiana appunto) risente dell'epoca in cui fu scritta e dell'urgenza di riaffermarvi i valori dell'esperienza resistenziale (il passaggio sul governo Tambroni ne è la spia, per esempio). Forse, Bocca insiste troppo in qualche punto nel vedere una guerra di popolo che non ci fu, prevalendo attendismo, cautela, equlibrismi, crasso ed egoistico menefreghismo. Il libro rimane utile come guida quasi enciclopedica e ne rimane soprattutto sacrosanta, in quest'epoca di revisionismi avventati, interessati e meschini, la rivendicazione della Resistenza come guerra politica necessaria e come valore fondante della Repubblica. Il bene stava solo da una parte e "i ragazzi di Salò" è solo un vezzeggiativo elaborato da menti ipocrite che confidano nell'ignoranza dei più. Il libro di Santo Peli edito da Einaudi come opera complessiva resta comunque superiore.

Recensioni: 5/5

Molto è stato scritto sulla Resistenza eppure ho incontrato, finalmente, un testo fondamentale, perfetto, incredibilmente documentato da un signore che la Resistenza l'ha combattuta in prima persona e l'ha racconta qui in modo magistrale. Nulla, sembra, tralasciare Bocca nel ripercorrere la storia di ogni singola valle, montagna, pianura, frazione rifugi, tutti i teatri delle azioni partigiane. Sono citati tutti i gruppi combattenti che si sono venuti a creare, magari anche per poco tempo e che hanno testimoniato, molti con la vita, la Prova Fondamentale del Riscatto Nazionale fino alla liberazione dal feroce occupante tedesco. Un documento meraviglioso e dettagliato che ci fa inorridire(sembra che non vi sia un solo centro abitato, benché piccolo, che sia sfuggito dalla cieca, feroce, indiscriminata per sesso ed età,folle, crudeltà nazista). E così con scorrere delle pagine noi veniamo a conoscere, addirittura, i nomi e i cognomi e le singole vicende di uomini, donne e ragazzi che si ribellarono e contribuirono con slancio inusuale per un popolo narcotizzato e represso dal ventennio di dittatura fascista, alla creazione di una speranza di libertà da donare alle generazioni a venire. Amo da sempre la scrittura di Giorgio Bocca e nel mio piccolo voglio testimoniare oggi, con questa recensione, quanta ignoranza, quanta cattiva ,pedante, storia ci sia stata impartita nella scuola dell'obbligo. Questo è un testo fondamentale da mandare a memoria a calci nel sedere. Altro che revisionismo.