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Testo molto scadente, che una parte di docenti assegna agli studenti come introduzione all'antropologia. Il libro è superficiale... pieno zeppo di informazioni biografiche poco rilevanti e veramente scarno per ciò che riguardata la presentazione delle prospettive teoriche in antropologia, che pure è il tema del libro. Francamente mi viene da dubitare di un docente che assegna un testo come questo come introduzione all'antropologia... ci sono libri molto migliori allo scopo.
Recensioni
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L'antropologia si sta evolvendo per stadi attraverso una sequenza di eventi o di nuove idee? O forse consiste in una successione di periodi di tempo più ampi siano essi stadi di sviluppo o paradigmi kuhniani? L'antropologia attraversa trasformazioni strutturali? Si sviluppa tramite correnti d'influenza divergenti e convergenti fra tradizioni nazionali distinte? O si può considerare la storia della disciplina essenzialmente come un'agenda hopping? Sembra proprio quest'ultima la prospettiva preferita da Barnard che la utilizza per mitigare gli aspetti "conservatori" di una storia dell'antropologia suddivisa per tradizioni nazionali. Muovendo piuttosto dall'individuazione di un "doppio sistema di discendenza" della teoria antropologica – da un lato la linea Radcliffe-Brown Lowie Rivers fino a Morgan e Maine dall'altro la linea Kroeber Malinowski e Frazer fino a Tylor e Boas – l'autore affronta le grandi correnti del pensiero antropologico (evoluzionismo diffusionismo funzionalismo approcci marxisti relativismo strutturalismo) ma dedica uno spazio importante anche agli sviluppi più recenti sottolineando in particolare le contaminazioni con la linguistica le scienze cognitive la critica femminista e gli orientamenti postmodernisti.
Francesco Cassata
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