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I Brettii non ci hanno lasciato nulla di scritto da essi stessi: il loro destino, quindi, in antico come oggi è di dipendere da quanto altri da loro ne hanno pensato e detto e ne continuano a pensare e a scrivere. Il libro di Guzzo consente di colmare ampiamente questa lacuna e di conoscere questa affascinante civiltà che tanta parte ha avuto nella storia dell’Italia meridionale.
Tra i Greci, che ne avevano fatto un fulcro della loro Magna Grecia, ed i Romani, che ne avevano sfruttato le risorse, i Brettii hanno svolto un ruolo storico terzo nella storia antica della Calabria. Hanno vissuto nelle selve che ricoprivano la regione vivendo di pastorizia e di rapine: fino a quando, ribellatisi ai Lucani dei quali erano servi, hanno preso nelle proprie mani la loro fortuna. Resisi autonomi e liberi, hanno combattuto contro Greci e Romani, hanno prestato servizio mercenario, hanno raccolto ricchi bottini in fortunate razzie. Ma la loro struttura interna era debole, divisa tra cantoni ognuno indipendente dagli altri, quando non in frizione reciproca. E non mancavano contrasti sociali interni, tra "ricchi" e "poveri". L'alleanza con Annibale dopo la battaglia combattuta a Canne e disastrosa per i Romani provocò la loro definitiva sconfitta da parte della spietata macchina da guerra che era la Repubblica Romana.
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Questo libro è fondamentale per lo studio dei bretti. Tutto il resto è specialistico, quindi non si può fare a meno di iniziare da questo testo, anche perché Guzzo è un super esperto. Tra l'altro le sue teorie rivoluzionano le origini di questo popolo che ha segnato la storia della Calabria.
Un Volume indispendabile per chi voglia conoscere/scoprire chi sono stati i Brettii nella Penisola italiana tra il IV ed il II secolo a.C., precisamente in quella parte di essa denominata Calabria modernamente. Lo studio del Professor Guzzo, il maggior conoscitore e studioso di questo Popolo, ( ma erano un POPOLO davvero, i Brettii ?), è essenziale per farci scoprire molte cose attorno al Loro: come vivevano, a che occupazioni si dedicavano, la loro organizzazione sul Territorio da loro abitato e controllato. E ci aiuta a comprendere le ragioni della loro "comparsa" e della definitiva assenza dalla Storia di quei secoli. Difficile a scoprire anche e soprattutto perche essi non hanno lasciato alcuna traccia letteraria del loro "passaggio" storico. Molto ci si aspetta dalle nuove scoperte/indagini in atto dal 2015 in quel di Tiriolo dove è stato messo alla luce un Palazzo ( da verificare se possiamo definirlo tale) la cui destinazione non è ancora del tutto chiara se civile o religiosa o entrambe. Una caratteristica è evidente : si tratta di un edificio molto curato dal punto di vista edilizio e raffinato nei particolari: si sono rinvenute colonne, capitelli, mosaici e altro ancora. In conclusione : una lettura che suggerisco e raccomando.
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