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Le stanze di Rita o dei mancanti universali
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Le stanze di Rita o dei mancanti universali - Paolo Ferrari - copertina
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stanze di Rita o dei mancanti universali

Descrizione


Opera per la lettura e il teatro, si compone di un monologo a più fasi di struggente intensità drammatica, ma anche ricco di imprevedibile ilarità. Sul filo del paradosso, tra inanità e mutamento, si svolge il monologo di Rita, donna sola, non nata al mondo. Non ha compiuto i passaggi opportuni della coscienza nelle differenti fasi della crescita. Il suo universo mentale vive d'un costante disequilibrio sull'orlo dell'abisso, mentre il suo quotidiano è immerso in una piatta mediocrità senza speranza: in esso fenditure sublimi e guizzi improvvisi di fenomenale estro fanno trapelare segnali per una differente libertà dell'umano esistere e pensare. Lungo gli incontri con se stessa e con Giuseppe - il suo io-altro, l'amico e il maestro, l'autore dell'opera? - scopre una o più vie alla volta di un mondo possibile valido per lei e per chi con lei procede in questo ricercare.
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Dettagli

2006
31 maggio 2006
163 p., ill. , Brossura
9788887510324

Conosci l'autore

Paolo Ferrari

(Modena 1822 - Milano 1889) commediografo italiano. Si rifece alla tradizione goldoniana, ma con un’abilità tecnica e un senso scenico che lo distinsero dagli altri epigoni. I suoi testi più noti sono Goldoni e le sue sedici commedie nuove (1851), considerato il suo capolavoro, e La satira e Parini (1856). Nelle opere più tarde (Il duello, 1868; Il suicidio, 1875) prevale invece l’influsso del teatro a tesi francese, con esiti per lo più declamatori.

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