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Edgar Lee Master, poeta, scrittore e avvocato vissuto nel 1800, propone un genere di poesia tipico del suo secolo. L'ambiente tetro e macabro del cimitero, la struttura delle lapidi e l'angoscia per la morte diventano l'emblema della vita. Le storie dei personaggi, spesso atipiche, sono intrecciate e collegate le une alle altre. È proprio questo che rende le tante poesie un'unica prosa, capace di catturare i dettagli e di provocare nell' immaginazione di chi legge scene tipiche della vita di un paese ottocentesco. Il lettore può riconoscersi e identificarsi nel suo personaggio. Lo stile di Masters e la sua ricercatezza nella poesia e nella creatività restituiscono la vita ai personaggi morti delle lapidi.