Gli spodestati
di Steve Sem-Sandberg
Quando alla fine del 1939 i nazisti lo insediano a capo del ghetto di Lòdz, Mordechai Chaim Rumkowski si convince che, per salvarsi, gli ebrei debbano rendersi indispensabili ai tedeschi nella loro guerra, e decide di trasformare il ghetto in un'immensa fabbrica. Ambiguo, dispotico, piegato dalla sua logica di produrre a ogni costo e spinto da un'ambizione titanica, "re Chaim" sacrifica alla sua causa chi non vuole o non è in grado di eseguire i suoi ordini. E cosi, forse consapevolmente, forse no, diventa ingranaggio fondamentale nella macchina di sterminio nazista. Mostro e opportunista crudele, oppure pragmatico stratega costretto ad amputare le braccia per salvare il corpo? "Gli spodestati" è un romanzo sull'ambiguità umana provocata dall'oppressione. Traditore per alcuni, eroe per altri, Rumkowski è un personaggio controverso che suscita inquietanti interrogativi su dignità e abiezione. Intorno alla sua folle ed enigmatica figura, ispirandosi alla "Cronaca del ghetto di Lódz", Steve Sem-Sandberg tesse le vite degli abitanti del ghetto, figure storiche e personaggi fittizi, esplorando i dilemmi morali e le insidie con cui la gente dovette fare i conti in una disperata lotta per la sopravvivenza.)
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