Spendere e comprare? Un delitto, secondo Sparagnì, il modiglianese avaro fino alla comicità che imperversa nelle pagine di questo libro: una sorta di Arpagone romagnolo, che vive con la moglie Clarina al podere Gramigna, senza concedersi (e concederle) nulla di superfluo. Nemmeno la nascita di Cesarino scalfisce il suo stile di vita grottesco e spartano, il suo attaccamento morboso agli oggetti, che va a raccattare anche nei cassonetti per poi riporli ordinatamente in cantina. Non c'è amore in Sparagnì: solo cinismo, avarizia e il lucido progetto di accumulare soldi, per non spenderli. Ma quando il piccolo Cesarino, alla vigilia del primo giorno di scuola, si perde nel bosco, la storia si tinge improvvisamente di mistero...)
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