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2019
Tascabile
24 ottobre 2019
544 p., Brossura
9788829702824

Descrizione

Con il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell'Asia centrale fino ad allora controllate da Mosca ottengono l'indipendenza. Nel corso di settant'anni di regime sovietico, Turkmenistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose più alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della Via della Seta, sono in qualche modo passati direttamente dal Medioevo al ventesimo secolo. E dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identità, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell'Asia, circondate da grandi potenze come la Russia e la Cina, o da vicini irrequieti come l'Iran e l'Afghanistan. A unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la povertà più estrema, il culto della personalità con usanze arcaiche ancora vitali. E mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l'amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. Nel suo reportage sui paesi alla periferia dell'ex Unione Sovietica, Erika Fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell'avventura.

Valutazioni e recensioni

4,3/5
Recensioni: 4/5
(39)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Se andrete da quelle parti leggetelo. Se non ci andrete leggetelo a maggior ragione.

Recensioni: 5/5

Davvero una bel libro, che tratta tematiche prettamente politico/sociale, ma dietro c'è una buona prosa che amalgama il tutto

Recensioni: 5/5

un racconto di viaggio scritto in maniera scorrevole e piacevole. Lo stile è fluido, la prosa è leggera e la narrazione scorre tranquillamente. Dopo averlo iniziato non si può smettere di leggere i meravigliosi capitoli che compongono il libro. Consigliatissimo

Recensioni: 5/5

Un libro piacevole, una via di mezzo tra un leggero saggio socio-politico e un racconto di viaggio. La giovane autrice racconta infatti dei suoi viaggi tenuti negli stati dell'Asia centrale, descrive sia la situazione politica che la vita quotidiana dei popoli che ha incontrato. Scopo è quello di raccontare come siano cambiati gli stati dell'Asia centrale dopo la fine dell'URSS. Si cerca di capire quanto il dominio russo ottocentesco e poi quello sovietico abbiano inciso su popoli che, pur avendo avuto una storia molto ricca, per secoli non avevano conosciuto una precisa forma statuale. La prima edizione è del 2016. C'è, infatti, un capitolo finale, a mo' di appendice, che illustra i cambi di potere politico avvenuti in questi ultimi anni nei paesi interessati (Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan, Tajikistan).