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Devo dire che mi ha stupito. E' un libro di rara bellezza, scritto bene, in punta di penna. La trama, le emozioni che suscita ti tengono incollato alle pagine. Di che parla? Di un pò di tutto, della vita, delle relazioni, del dolore e del piacere, dell'essere vivi e del dipartire. Ci sono tutti, tre bambine che ragionano da adulti, un gruppo di poliziotti che ragiona da bambini, Chiara che va via. Violaine che deve scegliere, Corrias che si deve inoltrare irrimediabilmente in una nuova vita, con tutto, armi e bagagli, ricordi e rimpianti, profonde mancanze e nuove vicinanze. E poi, poi la verità è una ed una sola. "Il mondo è fatto di dettagli. Noi siamo un agglomerato di dettagli. Siamo una manciata di neve fresca che si scioglie al calore della mano. Palline di mercurio, sensazioni imprecisate, trascuratezze, minuti evaporati. Mezze frasi a cui non si è prestata attenzione, facce di cui non si ricorda più l’espressione. Avvertimenti. Segnali. Intuizioni. Paure, premonizioni, fesserie, sogni che s’infrangono e sogni che si avverano, siamo gli oggetti che intasano le nostre case, le memorie che si accavallano e perdono di senso, fuse come sono in un significato nuovo. Siamo le disattenzioni. Le conseguenze. Le fortune immeritate. Le sventure. Siamo addormentati sotto cieli noncuranti, cieli che sono ovunque benche’ la neve li nasconda allo sguardo, come a proteggerli dalle domande di fuoco che incendiano la testa…… E che non siamo capaci di volare. Non lo saremo mai. " Buon viaggio!!
veramente ben scritto, molto triste sebbene il malessere delle bambine venga solo sfiorato si percepisce fortissimo il senso della mancanza
Cibrario con un'eleganza discreta, annoda per tutta la trama fili sottili, per poi scioglierli con maestria e dolcezza attraverso gli occhi del vecchio Griot. Un romanzo lieve e penetrante, come l'odore della neve.
Recensioni
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