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Una ricostruzione fedele e attenta capace di rivelarci l’essere umano che si cela dietro alla stimata e discussa intellettuale, in tutta la sua affascinante imperfezione e contraddittorietà.
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Assieme a 'La Dark Lady della letteratura americana', 'Mary Monday' e 'La Sibilla di Manhattan', anche 'Miss Librarian' è uno dei soprannomi che molti gli affibbiarono per cercare di definirla; mi sarebbe piaciuto dicesse loro - Chiamatemi Sue - ma non so, non credo l'abbia mai fatto nonostante odiasse le etichette; non era tipa da smancerie. Susan Sontag, allora, per chiamare le 'cose' con il loro nome; anzi, per essere precisi: Susan Lee Rosenblatt [Rieff] Sontag, anche se 'Foglia di rosa' e 'Giorno di sole' [Son(nen)tag], non è che proprio ci azzecchino molto con la sua cupa, complessa e tormentata personalità condotta all'esasperazione da un continuo, ossessivo lavorio di introspezione e di morbosa autocoscienza psicologica. Però, Sue Sontag si è proprio rivelata da 'studiare' in tutte le accezioni del verbo perché, attraverso lei, passano settant'anni di storia ed evoluzione intellettuale, letteraria, politica e sociale del '900. Che dire di lei, allora? "Così era Sontag, grandiosa e terrificante [...]. Arrogante con gli uomini che la amavano o ammiravano e servile con le donne". Andrò a leggere qualcosa scritto di suo pugno?, magari non i saggi. Ne ha scritti parecchi e dal titolo mi risultano troppo cervellotici persino per me. Forse qualche romanzo o racconto, chissà... O pizzicherò qualcosa dai suoi Diari?, o dai film?, (sì, ne ha girati quattro). Pure teatro ha fatto. Sì, è facile che con Sontag non finisca qui, perché il ritratto che ne ha fatto Benjamin Moser mi ha più che convinta. Questo libro è una miniera d'oro; "un'abbagliante gamma di idee, fin troppe perché un lettore possa assimilarle." Cinque stelle anche solo per tutte le sinapsi che ha attivato, ma soprattutto per la conferma dell'idea che, come già avevo maturato, dall'intellettualismo estremo potenzialmente cannibalizzante, è sempre opportuno guardarsi.
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