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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Uscito a dicembre del 2017 questo album rappresenta la seconda parte del progetto iniziato con l’album “Songs of Innocence” e incarna una ispirazione più legata alla maturità del gruppo irlandese: rispetto al precedente lo sguardo è più rivolto alla consapevolezza della maturità e al futuro in particolare con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni (la stessa foto di copertina ritrae due ragazzi che sono i figli di Bono e di The Edge); nel classico stile U2 siamo accompagnati a guardare al futuro con un po’ di malinconia, ma anche con molta consapevolezza e con speranza, certi di avere ancora molto da dire. Gli U2 ancora una volta non deludono!
Se nel precedente quantomeno ci provavano, qui si sono proprio arresi ad un banale Pop suonato senz'anima e coraggio. Un prodotto piatto dall'inizio alla fine con dei singoli davvero imbarazzanti. Da starne alla larga, buono solamente per accaniti completisti.
Mi spiace, ma parlando degli U2 appartengo alla classe "duri e puri" che li hanno seguiti fin dagli inizi e questa deriva sonora non mi entusiasma - lasciamo perdere i testi che sono sempre di altissimo livello per gli standard anglosassoni Si toccando diverse problematiche senza banalità - ma il tappeto sonoro mi risulta un pò piatto. Non vorrei essere cattivo ma i ragazzotti irlandesi si sono un attimo "imbolsiti". Avrei preferito che fossero riusciti a fare il disco previsto con B.B.King prima di questo "Songs of Experience", magari rigenerandosi per la seconda volta (dopo quelle gemme che sono Joshua Tree e rattrle and hum) nella musica "del diavolo" avrebbero avuto una maggiore furia; purtroppo il King non è più con noi e la sua "Lucille" non ci farà più scatenare e saltare. Chi comunque nel corso degli anni, all'interno degli U2 è venuto a mancare è purtroppo il signor Edge che non graffia pìù come una volta, non fa più la differenza. Certo un ritorno alle origini sarebbe stato ancora meglio ("Boy" e "War" nella loro innocenza sono comunque ancora insuoerati). Spero in un qualcosa di maggiormente incisivo e rivoluzionario con il prossimo... i leoni d'Irlanda possono ancora ruggire!
Recensioni
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