Quella legata all’identità di genere è forse la più importante rivoluzione culturale di questo inizio di millennio: ha il respiro dei secoli e il passo del genere umano. La società insegue e chi si occupa di varianza di genere in età evolutiva fatica a gestire la quantità di richieste. Fabio Geda si è sempre occupato di chi cresce, di attraversamenti e di frontiere; e anche di questo si parla, parlando di identità di genere. Da qui, l’idea di un libro e di un podcast. Provare a raccontare la varianza attraverso un luogo specifico, l’ambulatorio dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, e un coro di voci capaci di immergersi nella complessità dell’argomento. Ne è nato un lavoro sul tema dell’affermazione di genere che non ha precedenti in Italia e che viene filtrato dalla sua sensibilità di scrittore e dal suo talento unico nel dare la parola agli adolescenti. Per oltre un anno ha seguito gli incontri di psicoterapia di gruppo raccogliendo storie e riflessioni di ragazz, genitori, medici e psicologi. Questo libro è il racconto della sua esperienza e del suo viaggio dentro al mondo della varianza, ma anche la fotografia di una profonda mutazione, la delicata transizione collettiva verso un’idea di mondo nuova che sta prendendo forma sotto al nostro sguardo. Song of Myself è anche un podcast. Mi sento una ragazza. Mi sento un ragazzo. A volte mi sento una ragazza, a volte mi sento un ragazzo. Non mi sento né esattamente una ragazza, né esattamente un ragazzo. Mi sento me stesso. Mi sento me stessa. Mi sento. )
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