L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Le liriche di Rilke sono un vero e proprio tempio orfico. La lettura di questi sonetti è una continua catabasi nel mondo dei morti. Un autentico e duro viaggio nelle ragioni più profonde del mutamento: il mutamento che è nello stesso tempo vita, morte e rinascita. Un ciclo perpetuo si compie tra i versi di questi sonetti, che invocano la riverenza panica verso i riti orfici, verso le danze sacre, i profumi e le nebbie. Nulla è più. La lettura di quest'opera inebria, soffoca e stordisce: troppo dolci risultano i nettari dei ricordi di una gioventù effimera e di un qualcosa "per ciò che non fu mai"; troppo spinte sono le fragranze germoglianti dai fiori che adornano la lira di Orfeo e del poeta; troppo incalzanti suonano i tamburi, che segnano il ritmo della metamorfosi, che il poeta cerca di catturare, ma che continuamente sfugge. Ne I sonetti a Orfeo molto sfugge al lettore, i testi sono complessi quanto l'architettura dell'opera. Un vero tempio a Orfeo, dio del mutamento.
La prepotenza della vita, la straziante violenza della morte in una Natura che è creato (tanto di Dio quanto degli uomini, i quali, nel sogno e nella veglia, procreano ed inventano, tessendo, con canti, miti e odi funebri) in inesausta fioritura, in incessante maturazione (dentro i muri caduti di un nuovo giardino dell'Eden, durante un eterno rinascimento), si trovano qui addomesticate, addolcite dagli occhi gentili di Rilke che sanno incarcerare nei labirinti della mente ogni ombra affinché la superficie si conservi limpida. Le liriche di Rilke sono un vero e proprio tempio orfico. La lettura di questi sonetti è una continua catabasi nel mondo dei morti. Un autentico e duro viaggio nelle ragioni più profonde del mutamento: il mutamento che è nello stesso tempo vita, morte e rinascita. Un ciclo perpetuo si compie tra i versi di questi sonetti, che invocano la riverenza panica verso i riti orfici, verso le danze sacre, i profumi e le nebbie. Consigliato.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore