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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2013
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Le vite di questi ragazzi scorrono parallele in un condominio che ricorda i gironi dell'Inferno, quello dove ci ha spinto la crisi economica . Ognuno dei ragazzi finisce vittima della propria debolezza mentre gli adulti non sanno più a che santo votarsi, tutto è terribilmente caotico in questa società dove anche i Papi son diventati due e un comico è l'uomo politico più credibile. Peppe Lanzetta riesce a cogliere con la sua storia lo sgretolarsi inarrestabile della nostra società , dove i padri non sono più guide , ma navi alla deriva e i figli, trasformatisi in topi fuggono dietro il primo pifferaio magico che gli prometterà la felicità che può dare il dio Denaro.
Le vite di questi ragazzi scorrono parallele in un condominio che ricorda i gironi dell'Inferno, quello dove ci ha spinto la crisi economica . Ognuno dei ragazzi finisce vittima della propria debolezza mentre gli adulti non sanno più a che santo votarsi, tutto è terribilmente caotico in questa società dove anche i Papi son diventati due e un comico è l'uomo politico più credibile. Peppe Lanzetta riesce a cogliere con la sua storia lo sgretolarsi inarrestabile della nostra società , dove i padri non sono più guide , ma navi alla deriva e i figli, trasformatisi in topi fuggono dietro il primo pifferaio magico che gli prometterà la felicità che può dare il dio Denaro.
Penso che Peppe Lanzetta sia un geniaccio che scrive buoni libri, con un giusto linguaggio. Ma scoprire, leggendo "Sognando L'Avana" che perfino Lanzetta ha usato in un caso l'odioso "piuttosto che" con valore disgiuntivo ossia nel senso di "oppure" è stato per me un duro colpo. Che poi uno scrittore napoletanissimo usi questa snobistica aberrazione lessicale di patogenesi settentrionale è ancora più grave. Rimane il mio apprezzamento per questo versatile artista anche se il libro in questione è comunque al di sotto del suo standard abituale
Recensioni
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