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Un volume tenerissimo che ci fa riflettere,attraverso gli occhi del migliore amico dell’uomo,sulle piccole grandi sfide della vita. Adatto a chi condivide o ha condiviso il proprio percorso con un peloso speciale.
Un adorabile raccolta di dialoghi tra il cane Nando e il suo imbranato umano. Un libro tenerissimo e consigliato agli amanti degli amici a quattro zampe.
Il libro di Viviano si legge in un soffio leggero. E' a portata di ogni lettore, perché parla ai sentimenti e racconta di un'amicizia nell'eterno rapporto che rapporto che lega l'Uomo al Cane, ma è ovviamente particolarmente adatto ad una platea di "amanti dei cani", di coloro cioè che considerano il proprio cane come un amico alla pari con il quale condividere una parte della propria vita. Sono esclusi dalla possibilità di potere interagire empaticamente con il diuturno dialogo tra Fulvio Viviano e il cane Nabdo coloro che vedono il cane in maniera utilitaristica oppure coloro che scelgono di legare sè un cane in sostituzione di qualcosa d'altro mancante nelle proprie vite e che ne divengono dipendenti, forzando il cane in un ruolo che non gli è proprio. Detto questo, nella tipologia di relazione uomo-cane adombrata dai piccoli dialoghi con Nando, il cane e l'uomo, legati da un rapporto amicale, diventano sempre più simili, dal momento che l'uomo - con il proprio cane stabilisce una relazione empatica in cui si verificano flussi comunicativi alimentati dalla fantasia e dalla identificazione proiettiva. L'Uomo plasma il Cane a sua somiglianza, ma il Cane influenza in qualche maniera l'Uomo: e - come si dice comunemente - cane e padrone finiscono con l'assomigliarsi. Fulvio parla con Nando, talvolta è Nando a parlare con Fulvio in dialoghi sempre brevi e brevissimi, talvolta fulminanti, ma sempre lievi e delicati. La realtà del rapporto uomo-cane è che la durata di vita del cane è più breve rispetto a quella umana, sicché il più delle volte il "padrone-amico" ha la consapevolezza che l'arco vitale del proprio cane è a termine: e che quella relazione privilegiata è destinata a finire. E' il caso di Nando che si avvicina alla fine della sua felice esistenza e che non vorrebbe lasciare il suo Fulvio in un momento esistenziale difficile con il desiderio di vedere il compimento di una relazione sentimentale problematica. La lettera finale vale da sola tutto il libro.
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