La settima parte dell'opera di traduzione e commento della Heimskringla a cura di Francesco Sangriso presenta le saghe che concludono il testo di Snorri Sturluson. L'analisi condotta dal curatore si sofferma innanzitutto sulla strutturazione della regalità norvegese durante la lunga reggenza di Óláfr Haraldsson (1066-1093) e sulla successiva politica espansionistica promossa dal suo successore, Magnús Óláfsson. In questo contesto particolare attenzione viene dedicata alla complessa dinamica dei rapporti fra la Norvegia, le isole britanniche e l'Irlanda, oltre che alla centralità del ruolo svolto dagli jarlar delle isole Orcadi. Il periodo successivo alla morte di Magnús Óláfsson (1103) sarà una delle fasi più complesse e tormentate della storia norvegese, soprattutto dopo la scomparsa di re Sigurðr Magnússon (1130), il "re crociato", la cui avventura militare in Terrasanta rappresenta il nucleo centrale della narrazione contenuta nella Magnússona saga, una delle unità narrative tradotte nel volume. Il curatore esamina, attraverso l'analisi delle saghe contenute in questa parte dell'opera, le cause del processo di disgregazione dell'assetto di potere presente del Paese, in cui le forti tensioni centrifughe, da sempre presenti nella realtà norvegese, danno origine ad una lunga stagione di persistente e cruenta conflittualità. La difficoltà di assicurare una linea di successione nel regno che potesse garantire la continuità e la stabilità di un potere monocratico nel Paese e la cruenta dialettica fra il potere regale e i rappresentanti più influenti dell'aristocrazia fondiaria, che controllavano le diverse aree territoriali del Paese, costituiranno così gli elementi caratterizzanti delle saghe con cui si conclude la Heimskringla. In questo tormentato contesto sarà la Chiesa ad operare una sintesi unitaria delle diverse variabili presenti nella realtà politica e sociale norvegese. Al ruolo della Chiesa ed al significato epocale di alcuni eventi come l'istituzione dell'arcidiocesi di Niðaróss e l'incoronazione di re Magnús Erlingsson, il curatore dedica un'analisi approfondita, anche attraverso il confronto fra il testo dell'opera di Snorri e i documenti letterari e giuridici più rilevanti di matrice ecclesiastica, che contribuiranno in modo determinante a definire il nuovo assetto del potere regale in Norvegia, in cui la Chiesa vedeva pienamente riconosciuto il suo ruolo di fonte primaria di legittimazione della sovranità, attraverso il rito dell'incoronazione e della sacra unzione del sovrano.
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