Negli ultimi decenni si è sviluppato un intenso e proficuo dibattito sulla smart city, ed è emerso un nucleo di conoscenze multidisciplinari, tuttora in evoluzione, e la diffusione di soluzioni efficaci per fronteggiare rilevanti problemi economico-sociali. Il presente lavoro propone una interpretazione in chiave economico-aziendale del fenomeno della smart city, i cui tratti peculiari sono stati ricercati nell’alveo degli studi economico-aziendali e dell’azienda pubblica in particolare. Dall’analisi è emerso come molti dei caratteri che qualificano tale organismo socioeconomico – quali la natura di sistema aperto, autonomo, dinamico e duraturo, la connaturata esposizione ai rischi e l’attuazione di piani e programmi per il raggiungimento dei fini istituzionali –, siano rintracciabili e risultino addirittura amplificati nel modello di smart city qui proposto. Ne deriva una caratterizzazione di smart city che migliora in funzione della capacità di soddisfare i bisogni della comunità di riferimento, che si rigenera nella ricerca continua dell’accrescimento del valore delle proprie risorse e dello sviluppo integrale delle persone che ne fanno parte, che rinforza la propria capacità di risposta agli shock esterni e rinsalda le relazioni e i legami collaborativi tra attori sociali in vista della creazione e diffusione di valore pubblico. L’elevata complessità tipica del modello smart city e le dinamiche socio-ambientali in atto segnalano l’esigenza di definire adeguati sistemi di misurazione della performance atti a supportare il processo decisionale della governance urbana, delineando per questa via un promettente ambito di ricerca per gli studi economico-aziendali nel prossimo futuro.
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