La via per comprendere il Giappone non è economica e materiale, ma culturale e spirituale. Come altrimenti spiegare la convivenza nella vita quotidiana di antiche tradizioni con le tecnologie più avanzate, che tanto stupisce il visitatore occidentale? Se guardiamo su scala planetaria l’evoluzione compiuta dal genere umano i percorsi compiuti in Occidente e in Giappone ci appaiono come cammini diversi lungo le opposte sponde di un fiume le cui acque fluiscono da un’unica sorgente per sfociare nel medesimo mare. Occorre cercare guadi e ponti da attraversare per incontrarci. Questo libro raccoglie, in un periodo d’isolamento, una corrispondenza immaginaria tra l’autore e una donna giapponese dell’antichità. Vi sono raccontati fatti storici e pensieri filosofici in una comparazione, a tratti sentimentale e nostalgica, tra le due culture occidentale e giapponese con l’intento di riconoscere le comuni origini e di ritrovare la natura che noi abbiamo dimenticato. L’autore invita a porci di fronte al Giappone come ad uno specchio che ci restituisce l’immagine distorta dalla nostra cultura universalistica ed etnocentrica, suggerendoci di oltrepassare le differenze, i luoghi comuni e pensare sulle comuni origini. Come la Luna nasconde l’altra sua faccia così il Giappone cela la propria essenza nei segni, nella lingua e in tradizioni millenarie, una cultura che gravita su un’orbita singolare tra Oriente e Occidente. Da qui il fascino del Paese del Sol Levante, da qui l’occasione per l’Occidente di superare il proprio tramonto. All’interno Xilografie di Giovanni Berio, in arte "Ligustro" noto in Giappone come l'ultimo incisore del Periodo Edo “Un Geniale stampatore di Ukiyo-e di Genova è la reincarnazione di Hokusai.” (Imperia 1924 - 2015). )
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