In questo 2008 Herbert von Karajan avrebbe compiuto cent’anni. Il suo centenarioviene ovunque celebrato con concerti, documentari e collane. Per segnare questa occasione,anche l’etichetta tedesca ha deciso di pubblicare una serie di eccellenti registrazioni in unaKarajan Edition.La prima registrazione di Karajan del Requiem di Verdi (vol. 1) fu effettuata nei difficili anniin cui stava ricostruendo la sua carriera. Essa riflette l’eco della guerra e le incertezze delperiodo postbellico. La forza espressiva e la spontaneità di questa interpretazione ci rivelaun direttore con il controllo assoluto del suo pubblico e dei musicisti. Questa registrazionedal vivo, risalente al Festival di Salisburgo del 1948, fu realizzata coi più straordinaricantanti dell’epoca: una giovanissima Hilde Zadek, appena scritturata dall’Opera di Statodi Vienna; Margarete Klose, un mezzosoprano ugualmente prediletto da Furtwängler; HelgeRosvaenge, il tenore più ricercato del suo tempo; e uno splendido Boris Christoff. L’orchestraè la Filarmonica di Vienna.Il vol. 2 presenta il Concerto per pianoforte n. 20 di Mozart (con Wilhelm Kempff) e la Sinfon. 41 (la «Jupiter»). Questa registrazione in studio nacque in concomitanza con tre concertitenuti tra il 21 e il 23 giugno 1956 per celebrare il bicentenario della nascita di Mozart. Essaci mostra Karajan come interprete mozartiano di grande statura e originalità, che non soloscopre nelle partiture di Mozart una gran ricchezza di timbri orchestrali, ma rivela ancheall’interno di questi colori la struttura della musica. Ben lontano dalla retorica e dal virtuosismo,il Mozart di Karajan rivela un fascino che gli è proprio, senza essere una sola voltasentimentale. Ancora oggi quest’esecuzione, col suo equilibrio stilistico tra fluidità del suonoe preciso dialogo strumentale, rivendica più di un interesse storico.Il vol. 3 contiene la Terza e la Nona Sinfonia di Beethoven. Queste registrazioni testimonianol’inizio della collaborazione di Karajan con l’orchestra come direttore ospite e come successoredi Wilhelm Furtwängler, evidenziando la sua ricerca di una profondità di suono e diun’ampiezza della linea. Fin dal suo primo incontro con l’Orchestra Filarmonica di Berlino,nella primavera del 1938, Karajan voleva diventarne nient’altro che il suo direttore principale.Ma finché Furtwängler era vivo, la sua carriera alla guida dell’orchestra era preclusa.L’8 settembre 1953 Karajan fece la sua prima apparizione come ospite con l’orchestra dopoundici anni, dirigendo l’Eroica e il Concerto per orchestra di Béla Bartók al Palazzo Titaniaa Berlino-Steglitz. Nel vol. 3 troviamo la registrazione dal vivo della Terza di Beethoven diquesto concerto.Con la morte di Furtwängler il 30 novembre 1954, la via di Karajan era finalmente libera.Egli ebbe la meglio sui suoi concorrenti e divenne il nuovo direttore principale dell’OrchestraFilarmonica di Berlino. Seguì un periodo difficile di ristrutturazione dell’orchestra, con la suacaratterizzazione timbrica e la sua filosofia musicale. La registrazione dal vivo della Nona,realizzata nell’Auditorium del Berliner Musikhochschule il 25 aprile 1957 per celebrare il settantacinquesimoanniversario dell’orchestra, ci mostra Karajan in qualità di nuovo direttoreprincipale. Egli riuscì a scritturare quattro cantanti le cui individualità e qualità li collocanomolto al di sopra di qualsiasi registrazione precedente: Gottlob Frick (basso), Ernst Haefliger(tenore), Marga Höffgen (contralto) ed Elisabeth Grümmer (soprano).Questi tre volumi sono stati riportati sul portale ufficiale dell’Anniversario Karajan 2008,dove hanno ottenuto il logo ufficiale che rappresenta un marchio di qualità per tutti i prodottiautorizzati del marchio «Herbert von Karajan®». Il logo Karajan è assegnato esclusivamentedall’Istituto Eliette e Herbert von Karajan, esecutore testamentario del lascito artistico e musicaledi Karajan, che tra l’altro segnala ai fans di Karajan le novità discografiche particolarie gli eventi che stanno caratterizzando le celebrazioni del centenario di Karajan.
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