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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro l'ho letto in pochissimo tempo, la storia ambientate tra boschi e monti mi è piaciuta anche perché sono appassionato di escursioni. L'unica nota è il finale che mi ha lasciato un poco deluso, nel complesso lo consiglio e sicuramente lo rileggerò cosa che faccio solo per libri che mi sono piaciuti. Una storia che a momenti fa un po' male, ma che non puoi non leggere. Racconto scritto in modo davvero originale, autore proprio notevole: complimenti.
Ne “Il silenzio coprì le sue tracce” di Matteo Caccia, è imponente la forza selvaggia della natura, degli alberi, delle montagne. Bastano poche pagine per trovarsi a camminare nei boschi, sentire sulle braccia il freddo pungente delle cime innevate. Il protagonista è Pietro, detto Zambo, che deve compiere una missione per conto del padre nella Maremma verso la quale si incammina assieme al suo cane lasciandosi alle spalle l’auto, la civiltà e i rapporti consolidati. È un viaggio a passo d’uomo, il suo, tra sentieri di montagna e paesi fantasma, zaino in spalla e Tobia al fianco. Un viaggio fisico e interiore, durante il quale ritrova un vecchio amico di famiglia pronto ad aiutarlo nella sua missione. Passo dopo passo, lento e inesorabile, si spoglia delle consapevolezze di una vita, butta al suolo una zavorra dopo l’altra. Impara a procurarsi il cibo dalla terra o dall’acqua, quando le forze e il tempo son clementi. Lo caccia tra gli alberi, predatore immobile come un tronco secolare. Predatore come Libero, un lupo, un esemplare solitario e macilento catturato e messo in osservazione. Un animale indomito che Zambo libera e con cui prosegue il suo viaggio verso una meta che non reclamerà la sua presenza. In questo romanzo l’autore porta volutamente l’essere umano agli estremi, isolandolo e affamandolo, spogliandolo di ogni certezza e di ogni agio per spingerlo inesorabilmente verso la scoperta di un io che dovrà poter gestire al meglio per non soccombere alle leggi della natura. Tutta. Consigliato: sì, soprattutto agli amanti di Cormac McCarthy ;)
Conoscevo l'autore del romanzo per via della trasmissione "Pascal" che conduce su radio2, di cui apprezzo la capacità nel raccontare storie e nel coinvolgere chi le ascolta . Purtroppo non posso dire altrettanto di questo libro: storia piatta, a tratti banale e raccontata troppo velocemente. Ho trovato i personaggi privi di spessore, in alcuni passaggi si traducono in macchioline che fanno e dicono cose fin troppo scontate. Le stesse motivazioni che spingono il protagonista a compiere il viaggio, in definitiva, non riescono a convincere fino in fondo. Tuttavia non è giusto "smontare" completamente il romanzo. Il libro si legge con facilità e scorre tranquillo fino alla fine, senza alti ne bassi. In definitiva mi sarei aspettato di più.
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