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E/O
2022
26 gennaio 2022
443 p., Brossura
9788833574196

Descrizione

Da decenni lo shtetl ebraico di Kreskol vive in tranquillo isolamento in una selvaggia foresta della Polonia orientale, ignaro delle guerre che sconvolgono il mondo. Un mattino però Pesha Lindauer, una giovane donna reduce da un burrascoso divorzio, scompare senza lasciare traccia. I rabbini e gli abitanti di Kreskol piombano nel panico: da centoundici anni nessuno oltrepassa i boschi che cingono la piccola città – e i pochi che si sono avventurati non hanno più fatto ritorno, forse sbranati dagli animali o tramutati in lupi da qualche strega incontrata lungo il cammino (così dice la leggenda). I rabbini incaricano il giovane Yankel, che alcuni considerano un po' il tonto del villaggio, di rintracciare la donna. Yankel oltrepassa la fitta barriera delle foreste e arriva nel... mondo di oggi! Città, strade asfaltate, automobili, luci, cinema, supermercati: ogni incontro è occasione di stupore e di avventure esilaranti. Quando poi le autorità polacche si rendono conto di questo strano individuo vestito come cent'anni prima e, alla fine, credono alle sue "storie" sul villaggio dimenticato di Kreskol, le cose si fanno anche più serie... e più comiche. L'incontro inevitabile tra i due mondi produrrà conseguenze incredibili da una parte e dall'altra.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Anche se il mio elogio può essere prematuro (in attesa di altre prove altrettanto convincenti), credo che in Max Gross sussistano, ben amalgamate, tre qualità importanti che ne fanno uno scrittore di talento: saper costruire e narrare una storia, delineare in modo impeccabile i personaggi, trasferire il lettore in un universo irreale descrivendolo invece come se fosse autentico. La storia dello shtetl sopravvissuto all'Olocausto, piccolo mondo ai margini della storia, prende e trascina lungo tutto il percorso narrativo di oltre 400 pagine. Unica pecca: Gross si è forse lasciato prendere la mano dal piacere di raccontare (alcune parti sono superflue e un po' noiose), con una cinquantina di pagine in meno il suo sarebbe stato un romanzo perfetto. Consigliato.