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scheda di Pozzan, M.T., L'Indice 1990, n. 5
Le autrici hanno scelto di presentare il materiale clinico, che costituisce l'ossatura del libro, secondo una modalità che impone al lettore un notevole sforno: lo costringe a sopportare molto a lungo la fastidiosa sensazione di disagio che deriva dal non capire, dal non sapere, dall'incertezza. Vengono riportati numerosi esempi di interazione tra operatori e clienti, nelle situazioni più varie: assistenti sociali e clienti con handicap mentale lieve, insegnanti di sostegno e bambini e ragazzi con disturbi emotivi più o meno gravi, assistenti sanitarie e giovani madri, a volte, molto in difficoltà, direttori d 'istituto e loro sottoposti, infermiere d'ospedale e pazienti. L'elenco potrebbe continuare ancora a lungo e, certamente, gli esempi presentati nel libro non esauriscono le infinite possibilità offerte dalla realtà. Di ogni situazione viene dato un commento in chiave psicoanalitica, che si rifà, per brevi accenni, alle teorie più recenti della scuola inglese. C'è lo sforzo costante di usare termini del linguaggio comune e di spiegare ogni vocabolo tecnico. I commenti, però, sono brevi, appena accennati, le autrici invitano a osservare e a riflettere e l'approfondimento viene continuamente rinviato. Nell'ultima parte del libro è richiesto al lettore un ulteriore sforzo, perché sono presentati diversi esempi di osservazione del lattante, secondo la tecnica di Bick, e il lettore è invitato ancora una volta a osservare e riflettere. Di nuovo vi sono solo brevi accenni alle teorie di riferimento. Negli ultimi capitoli, infine, è presentata una approfondita discussione dei concetti psicoanalitici utilizzabili da tutti coloro che, negli ambiti più vari, vogliano riflettere sulla propria relazione con il cliente. Si accede finalmente a quella comprensione che per tutto il libro era stata rinviata, ma il lettore si accorge di poterla far propria: le autrici non gli hanno presentato in modo chiaro e didascalico i principali concetti della teoria psicoanalitica inglese, lo hanno guidato, invece, in un processo di apprendimento faticoso e difficile che gli ha permesso, attraverso l'esperienza dell'attesa e del sopportare l'incertezza e il non capire, di giungere ad una vera comprensione.
Non solo, nel fornire al lettore l'occasione di vivere un'esperienza emotiva di questo tipo gli hanno anche proposto un modello di interazione con l'altro basato sull'ascoltare e osservare, tenendo aperta la propria mente ai significati che arriveranno, se saprà attendere, senza rifugiarsi in false certezze.
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