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Il servo ungherese (DVD) di Giorgio Molteni,Massimo Piesco - DVD
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Il servo ungherese (DVD)
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Il servo ungherese (DVD) di Giorgio Molteni,Massimo Piesco - DVD
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Descrizione


A Teufelwald, nella Germania del 1944, August, un maggiore delle SS dirige una misteriosa fabbrica. La moglie Franziska, abituata alla vivace vita di Berlino, non riesce ad abituarsi all'isolamento. Dapprima cerca di distrarsi passando il tempo in compagnia di alcune ragazze polacche, poi il marito le affida un nuovo servitore, Miklòs, un ebreo ungherese, che si rivelerà un colto intellettuale con il quale conversare d'arte e di letteratura. Quando Franziska scopre che la fabbrica è in realtà un campo di sterminio mette in crisi anche il marito che si ritirerà dal suo ruolo di burocrate nazista.
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Dettagli

2003
DVD
8010020022083

Informazioni aggiuntive

Medusa Home Entertainment, 2012
Medusa Home Entertainment
108 min
Italiano (Dolby Digital 5.1)
Italiano per non udenti
Wide Screen

Valutazioni e recensioni

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monica
Recensioni: 4/5

L'Olocausto vissuto all'interno della casa del comandante del campo di sterminio, mentre lui e' intento a svolgere al meglio il suo lavoro, la moglie e' annoiata e depressa e inconsapevole del lavoro svolto dal marito in quella strana fabbrica. Grazie ad un ebreo colto e intelligente, la musica la poesia e l'arte scuoteranno parzialmente la coscienza del comandante e appassioneranno la moglie che scoprira' numerosi interessi. Siamo comunque in un Lager nazista e la vita al suo interno, nonostante un brevissimo momento di tranquillita', si vive in base alle regole e alla coscienza dei carnefici. Nonostante abbia trovato la trama un po' strana, lo ritengo un buon film.

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marco marangone
Recensioni: 1/5

Un film approssimativo e raffazzonato. Intriso di luoghi comuni. Verosimile che il prigioniero ebreo si metta a fare filosofia con la moglie del comandante del lager? Boh! La recitazione di Chiara Conti è degna della recita scolastica di fine anno. Non mi pronuncio sul finale perché, come raramente mi capita, non ho retto oltre i primi 40 minuti di questo film. Non mi stupirei se fosse un film finanziato con soldi pubblici, i cui criteri di assegnazione si muovono su criteri che sono quelli che sappiamo. Certo non quelli della qualità.

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Fabbry
Recensioni: 4/5

Di scene che descrivono i campi di sterminio e le torture ne abbiamo già viste in altri film, qui è rappresentato il desiderio di riscatto di fronte alle umiliazioni, attraverso una storia assolutamente verosimile. Ben fatto e articolato.

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Recensioni

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Conosci l'autore

Andrea Renzi

1963, Roma

"Regista e attore italiano. Esordisce giovanissimo a teatro sotto la direzione di M. Martone, che ne guida i primi passi anche al cinema in una naturale evoluzione del lavoro sul palcoscenico (Morte di un matematico napoletano, 1992; Teatro di guerra, 1998). È la carriera teatrale quella più ricca di soddisfazioni e di premi (a partire dal Premio opera prima di Narni nel 1984), complice anche l’esperienza vivacissima delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti, mentre il cinema è più avaro di occasioni stimolanti: è sua, comunque, una delle «vite parallele» (l’altra è di T. Servillo) de L’uomo in più (2001) di P. Sorrentino, come pure la figura del poliziotto solo in apparenza cinico di Quo Vadis, Baby? (2005) di G. Salvatores. Gli si chiedono soprattutto caratterizzazioni di quarantenni...

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