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Dettagli

2021
Tascabile
5 ottobre 2021
152 p., Brossura
9788806250485

Descrizione

Un romanzo ormai considerato un classico del Novecento: per la lingua intensa e sempre concretissima, per l'alta moralità di fronte a esperienze estreme, per la totale mancanza di enfasi retorica, per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell'uomo per conservare la propria umanità.

«Una parola definitiva sulla pietà e sulla misericordia che consentono agli uomini di continuare a guardarsi in faccia senza vergogna»Eraldo Affinati

I ricordi della ritirata di Russia scritti in un Lager tedesco dall'alpino Rigoni Stern nell'inverno del 1944 vennero pubblicati da Einaudi nel 1953 nei «Gettoni» diretti da Vittorini sotto il titolo Il sergente nella neve. Apprezzato inizialmente soprattutto per il valore della testimonianza, il romanzo ha mostrato le sue grandi qualità espressive con la progressiva distanza temporale dai drammatici avvenimenti narrati. E ormai è giustamente considerato un classico del Novecento: per la lingua intensa e sempre concretissima, per l'alta moralità di fronte a esperienze estreme, per la totale mancanza di enfasi retorica, per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell'uomo per conservare la propria umanità. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
(6)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

un libro essenziale ,umano, semplice nella sua assoluta e cruda verità. Molto molto bello.

Recensioni: 5/5

Ho questo libro in libreria da tanto tempo, forse dal 2016.mi era stato regalato da una cara persona. E ora mi chiedo perché ci ho messo tanto a leggerlo. È breve ma perfetto nella sua semplicità del racconto di prima mano di una guerra terribile. Senza troppi particolari crudeli o altro, riesce a dar capire tutto. Leggetelo

Recensioni: 5/5

Lettura coinvolgente, letta tutta d'un fiato dalla prima all'ultima pagina, alla fine mi sono sentito come se l'avessi vissuta personalmente. Colpisce soprattutto l'umanità con la quale l'autore narra la ritirata degli alpini dalla Russia, con il coraggio e l'eroismo dei protagonisti che non lasciano mai spazio alla facile retorica. Da antologia le pagine nelle quali alcuni soldati degli opposti schieramenti si ritrovano, pur nella reciproca diffidenza, alla stessa tavola in una umile isba mentre fuori infuriano i combattimenti, con i contendenti che stabiliscono una tacita tregua a ricordare che l'uomo è fatto per la pace e non per la guerra e con la certezza che se in quel luogo e in quel momento è accaduto quel miracolo allora un mondo senza guerre è possibile.

Recensioni: 5/5

Un grande rammarico non averlo letto prima, avrei potuto conoscere questo grande uomo dagli altissimi valori morali, che ora leggo nei suoi libri e ascolto nelle sue interviste. Un libro dal linguaggio semplice e fluido, dove la guerra fa da contorno alla descrizione delle sofferenze e patimenti sopportati dai nostri nonni, spesso dimenticati, per follie volute in nome di teorie che negli ultimi anni tentano di riaffacciarsi. Ho chiesto ai miei figli adolescenti di leggerlo e la domanda che mi hanno fatto è: "perché a scuola non ci consigliano tra i vari libri un testo come questo?"