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Preston&Child tornano a raccontarci le vicende dell'(ormai trio) Pendergast-Coldmoon-Constance e ci regalano un thriller dalla duplice faccia, spezzato, forze un po' troppo decisamente, in due parti, che corrispondono anche a due generi diversi. Se le vicende inziali sono vicine alle tematiche investigative e gialle, pian piano, il racconto vira sempre più nel surreale fino a sfociare nell'eccesso. Ma se King quando racconta di orrori ha una maestria indiscussa, qui i nostri autori non hanno le stesse doti e, da metà in poi, il libro diventa un'accozzaglia pretestuosa di situazioni così assurde da risultare poco convincenti (siamo addirittura oltre le invenzioni di RELIC), Sembra che ormai Pendergast possa vivere solo avventure che poco hanno a che fare con i capolavori (come NATURA MORTA o DUE TOMBE). Eppure c'erano elementi interessanti, pseudoscientifici, che potevano essere utili e dare spazio a ottimi risvolti, peccato che siano stati gestiti male! Davvero, libro eccessivo! Il finale, almeno, è interessante e fertile. Prosa semplice e poco ricercata, ma il genere lo richiede. Sconsigliato a chi rivuole il Pendergast deduttivo e realistico; consigliato a chi accetta il surrealismo eccessivo.