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Dettagli

2022
12 aprile 2022
444 p., Brossura
9788817163125

Descrizione

Un fermacravatta, otto mozziconi di sigaretta e un castello di teorie. È ciò che si lascia dietro il dirottatore del volo Portland-Seattle che il 24 novembre 1971 ha preso in ostaggio i passeggeri, liberandoli solo a fronte di 200.000 dollari di riscatto. Rimasto sull’aereo, ha poi ordinato al pilota di fare rotta verso Città del Messico e si è paracadutato scomparendo nella notte. Mezzo secolo dopo, in Georgia, l’agente speciale dell’FBI Aloysius Pendergast e il collega Armstrong Coldmoon raggiungono Savannah per affiancare la polizia locale in un’indagine dai risvolti raccapriccianti: sono stati rinvenuti due cadaveri svuotati del sangue fino all’ultima goccia. Le notizie corrono veloci e la gente ha paura, pretende risposte. Vengono riesumate vecchie leggende che attirano sul posto ciarlatani e fanatici dell’horror, qualcuno sostiene che il Vampiro di Savannah sia tornato. Mentre la psicosi dilaga e il bilancio delle vittime aumenta, i continui colpi di scena imprimono alle indagini una traiettoria impensata portando Pendergast a immaginare, con l’occhio scaltro del federale che non dimentica i vecchi casi irrisolti, uno scenario che potrebbe collegare questi omicidi all’unico dirottamento aereo rimasto insoluto nella storia degli Stati Uniti.

Valutazioni e recensioni

3/5
Recensioni: 4/5
(1)

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Recensioni: 5/5

Preston&Child tornano a raccontarci le vicende dell'(ormai trio) Pendergast-Coldmoon-Constance e ci regalano un thriller dalla duplice faccia, spezzato, forze un po' troppo decisamente, in due parti, che corrispondono anche a due generi diversi. Se le vicende inziali sono vicine alle tematiche investigative e gialle, pian piano, il racconto vira sempre più nel surreale fino a sfociare nell'eccesso. Ma se King quando racconta di orrori ha una maestria indiscussa, qui i nostri autori non hanno le stesse doti e, da metà in poi, il libro diventa un'accozzaglia pretestuosa di situazioni così assurde da risultare poco convincenti (siamo addirittura oltre le invenzioni di RELIC), Sembra che ormai Pendergast possa vivere solo avventure che poco hanno a che fare con i capolavori (come NATURA MORTA o DUE TOMBE). Eppure c'erano elementi interessanti, pseudoscientifici, che potevano essere utili e dare spazio a ottimi risvolti, peccato che siano stati gestiti male! Davvero, libro eccessivo! Il finale, almeno, è interessante e fertile. Prosa semplice e poco ricercata, ma il genere lo richiede. Sconsigliato a chi rivuole il Pendergast deduttivo e realistico; consigliato a chi accetta il surrealismo eccessivo.