Studioso di onomastica a tutto campo, ma soprattutto delle motivazioni dei nomi e della loro storia in diacronia calata nella vita quotidiana dei parlanti, specialista delle parlate della sua terra, la Valtellina e dintorni, Remo Bracchi ha raccolto cento schede dedicate ciascuna a un toponimo, dove fa rivivere, grazie anche a uno splendido contributo iconografico, le valli, i monti, i laghi, le nevi e i panorami particolarmente belli e toccanti dell'Alta Valle dell'Adda. Per quest'opera l'A. ha scelto un linguaggio e un'impostazione divulgativa e vivace, destinata a un pubblico ben più ampio degli specialisti; ma, nel medesimo tempo, ricostruisce gli etimi, le reinterpretazioni popolari e i significati originari e nuovi dei luoghi di cui si occupa con particolare accuratezza, sfruttando documenti medievali cui ha attinto proficuamente in numerosi altri scritti, facendo tesoro della letteratura scientifica già condivisa ma avanzando spesso nuove proposte o interpretazioni alternative dove altre ipotesi gli sono apparse inesatte o non del tutto convincenti. Le ricostruzioni linguistiche di Remo Bracchi, docente alla Pontificia Università Salesiana e presidente dell'Istituto di dialettologia ed etnografia valtellinese e valchiavennasca dalla sua fondazione, sono accompagnate dall'inquadramento di ogni nome nel luogo di appartenenza, con una visione poetica della natura, descritta mirabilmente da uno studioso dell'animo e delle attività dell'uomo che ha pubblicato anche numerose raccolte di poesie. Un connubio del tutto originale, che racconta il passato e il presente con gli occhi del bambino sempre meravigliato e con la voce dell'anziano saggio che ha visto e ascoltato migliaia di volte scorrere le acque del grande fiume tra le montagne e le vallate della sua terra.
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