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Sempre al mare
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Tutti i formati ed edizioni
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In commercio dal:
3 dicembre 2014
Pagine:
160 p., ill. , Brossura
EAN:
9788875380816
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Sara Rossi
10 marzo 2015
Una storia diversa dalle solite. Ambienti romantici e ameni. Personaggi interessanti e intriganti. Non c'è il solito e immancabile ispettore o commissario di polizia, solo cose mai viste. Parte lento e pian piano accelera attraversando una varietà di situazioni che annullano ogni ovvietà. Non è definibile il genere: narrativa con ricorrenza poetica che ferma il racconto portandoci a riflessioni anche mistiche e fantapolitiche. Onirico, ma anche realistico nella sua impossibilità. Sorprendente nella sua originalità. Se si cerca un difetto, forse lo si può individuare nella scarsa descrittività dei dettagli, per via della velocità di narrazione. Forse poco verosimile, ma allegro, ottimista, si legge in breve tempo e con dispiacere finale perché ci si rende conto che, per l'appunto, è già finito. Per persone emancipate. Si presta per fare un regalo "diverso". Sara
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zanclaude
06 marzo 2015
Ha il timbro di un'esortazione il titolo di questa storia in cui "Mauroff", pseudonimo di prim'ora dell'autore, mescola due elementi per lui costitutivi e primordiali, la luce e il mare, per porli al centro di un canovaccio narrativo, dove sogno e realtà segregano labili confini e lui corre a trovar rifugio. Sul proscenio, sei personaggi in cerca di "un fremito nell'anima e nel cuore" anelano a quel cambiamento che ti "porta a cominciare da capo una nuova vita veramente, con la comprensione della gente. Una vita che non sia "passato", ma un'altra dimensione del presente". Vola la mente accorta verso quella "Vita Nuova", componimento aulico del "Divin poeta", da cui l'autore mutua il suo "prosimetro", quell'approccio alla scrittura che tesse prosa e poesia in un ordito quasi onirico, foriero di una tridimensionalità di rara sensibilità, che l'autore declina con rara destrezza. In fuga dalla terra che ha dato loro i natali, "Natalia", verso una dimensione del presente scevra da confini ideologici, falsi moralismi e retaggi culturali, i nostri protagonisti approdano in "Zelandia". In quella "terra del mare", cioè, che da buon isolano l'autore predilige, ammantandola per l'occasione di un'aura utopica, e facendone l'approdo ideale per "naufraghi moderni", in fuga da un mondo avvolto a spirale su se stesso, e ingabbiato in una matrice melensa di falso moralismo e miopia socio-culturale. La storia amorosa che Elena tesse con Salvatore, allora, e nelle cui maglie rimane intrappolata Giovanna, s'intreccia con quella di Chiara, Giorgio e Maurizio, al centro di un giallo sornione e divertente, che l'autore traccia con un certo piglio "naïf", affidando alla profondità della sua poesia quelle vie di fuga che conferiscono ai suoi scritti una ricchezza mai banale. "Chi guarda è autor del quadro/Del libro è autor chi legge/Ghiotton fa buono il dolce/non il cuoco che lo fece", dice Allen Kurzweil. Niente paura di sbagliare, quindi, è un libro che merita il vostro parere!
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