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scheda di Roccato, P., L'Indice 1990, n. 7
Se già non lo si conoscesse attraverso "Lo spazio privato del Sè" 1979) e "Le figure della perversione" (1982), entrambi editi da Boringhieri, ecco un'occasione per avvicinarsi al pensiero di questo acuto autore che ha avuto il coraggio di occuparsi, con estrema sensibilità, di pazienti molto difficili, indagando soprattutto intorno alla realizzazione, alla protezione e allo sviluppo del Sé. Ci commuove pensare che egli era alle prese col cancro e con le relative terribili terapie durante la stesura dei dieci articoli, così chiari e vivi, raccolti in questo volume (e già pubblicati in varie riviste). Essi trattano di casi clinici e di complesse psicoterapie impostate talvolta in modo discutibile; della condivisione fra paziente e terapeuta della pur differente responsabilità verso la cura; della strutturante esperienza di essere soli; dell'importanza del "segreto" come "spazio privato"; e così via. Fra tutti, ci piace segnalare "Isteria e risentimento" che estende le notazioni di Winnicott sulla tendenza antisociale intesa come tentativo di riparare a una reale deprivazione infantile sofferta dopo un periodo di sufficiente gratificazione, e che ipotizza che l'isterico abbia, sì, subito un trauma reale, però non di natura sessuale, come si credeva, ma consistente nel venir meno del necessario supporto allo sviluppo delle funzioni dell'Io. Immerso in una relazione altamente sensuale, ma ripetitivamente carente nelle funzioni di sostegno, egli avrebbe strutturato l'equivoco fondamentale che lo spingerebbe a usare il linguaggio corporeo-sessuale per richiedere il sostegno di cui fu carente. Da questo equivoco deriverebbero risentimento e disprezzo contro il partner che risponde sessualmente, anziché supportivamente, alle sue richieste.
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