Prima del Covid-19, i dati economici, tutto sommato, indicavano che stavamo facendo benino. La crescita, anche se al minimo, c’era. Era sempre più diffusa, anche nei paesi emergenti. Con la pandemia, tutti gli scenari auspicabili sono repentinamente saltati. Alla luce dei fatti attuali, la situazione, in prospettiva, in generale, risulta non priva di difficoltà. Avevamo già a che fare, nella normalità, con scandali e conflittualità a tutti i livelli. Corruzione, disoccupazione giovanile e forzature istituzionali. La povertà era già molto diffusa. Fra esodi incontrollabili, trattati multinazionali di libero scambio e dazi, il disagio non era più una questione marginale. Una pessima lungimiranza nell’utilizzo di forme alternative d’energia e disastri innaturali, non ci facevano stare certo tranquilli. In Italia poi, tutto questo stato di cose, si amplifica a dismisura. La grandezza di un rinascimento secolare, era stata già recisa dall’avidità economica di un manipolo d’avventurieri, nel giro di pochi anni. In questo quadro, inesorabilmente, ci saranno delle complicazioni. L’individuo, se non si prepara adeguatamente, ne farà le spese. Solo che l’istruzione, per parlare di noi, qui, a eccezione di alcuni e rari casi, è a livelli insostenibili, obsoleta, inadeguata, mai allineata alle reali esigenze, non solo della persona e del mercato a venire, ma sopratutto non in linea con la nostra stessa tradizione. Mancanza di specializzazione, limitate aspettative e prospettive, anche professionali, chiusure sistematiche, su molteplici ambiti, con tutti che continuano a dire a tutti come risolvere i problemi, creati magari da loro stessi, accusandosi reciprocamente con veemenza, senza però mai ascoltarsi. Possiamo fare qualcosa a riguardo? Possiamo tentare almeno di orientarci in questa situazione? Possiamo pensare di ottenere vantaggi per noi, per i nostri cari e per i nostri interlocutori privilegiati? Parlare veramente di benessere, anche in questa situazione drammatica, è possibile? 2500 anni fa Socrate ripeteva: "Conosci te stesso". Lo stato attuale delle cose ci dice che è tempo di farlo integralmente. Per questo nasce il Progetto e-EACO, con cui, innanzitutto, possiamo iniziare a orientarci. La nostra identità, così come noi la conosciamo, arriva da molto lontano. Ecco, di questo contesto, tratta il libro “Sé 4.0”. Vivere con STILE anche fra pandemie, rivoluzioni industriali, esodi di massa e disagi esistenziali, è possibile, basta seguire Consulenza e Formazione del Progetto e-EACO. Nel più totale rispetto del dolore e della disgrazia, possiamo iniziare a pensare di poter Vivere con STILE, anche per coerenza con l’amore che i nostri cari ci hanno donato. Si tratta di un percorso specialistico, una Consulenza di nuova generazione e una Formazione innovativa, incentrata su contenuti pertinenti, utili a comprendere come siamo giunti fino a qui e, soprattutto, come proseguire d’ora in poi. Avendo presente questo percorso, possiamo iniziare, in primo luogo, a riconoscere il proprio sé e poi, anche quello degli altri, dando un nuovo senso e significato alle molte connessioni conflittuali che ci riguardano, purtroppo, a ogni livello. Grazie alla consapevolezza del sé integrata, qui proposta, incentrata fra dialogo, confessioni e analisi, finalmente, possiamo utilizzare una solida piattaforma sulla cui base sostenere e argomentare le nostre risposte efficaci, nei confronti dei molti stimoli che ci giungono inevitabilmente già nella nostra stessa contemporaneità.
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