La scomparsa di Elisa Ohlsen

Bell'intrigo con tre storie criminali che si intrecciano e si intersecano l'una con l'altra, tutte condotte dall'Ispettore Massimo Valeri con la flemma e la saggezza che lo caratterizzano. Sullo sfondo una Roma un po caotica che tuttavia non oscura i lati più belli delle sue opere, palazzi e location più suggestive. Il romanzo scorre gradevole e la curiosità di scoprire il seguito pagina dopo pagina, fa si che lo si porta dappertutto per riempire ogni pausa della giornata tanto è il desiderio di leggerlo fino alla fine. Antonio Fusco, come ha dimostrato fin'ora, maneggia con sicurezza gli aspetti più svariati, tristi, tragici e umani che l'attività decennale lo ha portato ad afforntare, attività che come si evince da queste pagine, spesso non è facile da mandar giù. E da raccontare. Sicuramente lo considero uno dei "noir" più avvincenti dell'autore e mi sento di consigliarlo per la lettura estiva.

Ho letto il libro aspettandomi molto dopo aver letto i precedenti, e devo dire che l'autore non mi ha deluso. Libro veramente intrigante, tiene alta la tensione fino alla fine. Ma la cosa che preferisco di questo autore è la caratterizzazione dei personaggi, che si evolvono libro dopo libro. Inoltre la descrizione dell'ambiente in cui si muove l'Indiano è decisamente dettagliata ed acuta. Non un giallo, ma un libro di letteratura gialla.

Bello, scorrevole, intrigante, da leggere tutto d'un fiato.