La scelta del buio

Dopo aver letto i più recenti romanzi con Strega protagonista, sono andata a cercare, in ordine cronologico, i precedenti e sono arrivata a questo, Ho trovato quello che mi aspettavo di trovare. Sono però contenta che ormai , dati gli sviluppi , lavori anche in Sardegna e passi qualche ora piacevole in compagnia femminile

Un altro romanzo agghiacciante e insieme raffinato per l'analisi della sindrome da stress della quale i poliziotti sono vittime. Vito Strega indaga sulle morti di colleghi dichiarate suicidio, ma molte cose non quadrano. Con la consueta tenacia esplora, scopre molte stranezze e risolve il caso: OMICIDI. Con questo romanzo ho terminato le mie letture sul mio amato commissario, quindi Piergiorgio aspetto il prossimo e ti ringrazio. 🌸

Se nel primo libro ancora ancora qualche accenno di trama e avventura personale dei personaggi c'era, qui ci si trova davanti a dialoghi scarni di qualunque commento (chessò, anche solo un "disse lui, con un sorrisetto divertito") e proprio per questo sembra di leggere una piatta sceneggiatura di una serie tv. Dei personaggi del romanzo precedente non ne è rimasto nessuno, lasciando così il lettore nuovamente spaesato e speranzoso (invano) di conoscerne di nuovi. Anche la soluzione del caso è trita e ritrita, mentre nel primo almeno le motivazioni e l'organizzazione del Burattinaio risultavano misteriose e intrigranti. Un altro motivo di delusione è il fatto che non sono solo i personaggi a essere lasciati nella vaghezza più totale, ma anche l'ambientazione è assolutamente anonima (e magari con il passaggio a Rizzoli con L'isola delle anime Pulixi è stato spinto ad abbandonare questa location di una grande città, universale, per andare più nello specifico e fare riferimento alla sua terra in modo da sfruttare il fenomeno Sardegna). In ogni caso, io so solo che mi aspettavo molto di più da questa serie dopo aver letto il racconto Morte di un'insegnante, contenuta nella raccolta Giallo sardo.