A Manhattan negli anni Settanta si intrecciano con arditi accostamenti i fili di letteratura e politica, arte, musica, cinema, architettura e giornalismo. Tutti sembrano dotati di un talento spiazzante e tutti incrociano la strada di quella giovane italiana che non sembra stancarsi di correre: da Norman Mailer a Truman Capore, da Jackie Onassis a Mick Jagger, da Andy Warhol a Lou Reed, Philip Johnson, Warren Beatty e Jack Nicholson. Questo libro è il racconto di una città in un lungo momenro di grazia e della sua inesauribile capacità di trasgressione. È il ritratto, affettuoso ma anche amaro, di una comunità di persone diverse per età, origini e interessi che si divertivano, litigavano e amavano con la stessa indomabile energia.)
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