L'argentino Mempo Giardinelli narra la saga di una famiglia abbruzzese emigrata in America Latina a metà Ottocento. Che ora fa i conti col passato.
"Sotto il dispositivo romanzesco, l'autore affronta alcuni nodi che parevano risolti e invece la cronaca ci mostra essere vene ancora aperte, non solo in America Latina, anzi: l'emigrazione, la condizione femminile e soprattutto un'idea che fatica a farsi destino, qualsiasi sia la sponda dell'oceano dove approda: la libertà". - Alberto Riva, Il Venerdì di Repubblica
Siamo all'inizio degli anni Ottanta, in Argentina è da poco terminata la dittatura militare. Torna la democrazia e tornano anche in tanti dall'esilio. Tra loro c'è Pedro, erede di una famiglia emigrata dall'Italia alla fine dell'Ottocento, spinta dal sogno del benessere, ma anche segnata da una lunga serie di morti violente. Il ragazzo annuncia il suo rientro e al porto di Buenos Aires ad aspettarlo ci sono tutti i suoi parenti, quelli vivi ma anche i morti che, con i loro volti e le loro voci, aiutano a ricostruire la lunga storia della famiglia. Una galleria di personaggi indimenticabili sfila davanti al lettore, uomini e donne che raccontano, ognuno dal proprio punto di vista, quel contenitore di amori, odi, passioni, meschinità e rancori che è la famiglia.)
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