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Dettagli

2022
1 marzo 2022
376 p., Rilegato
9788806251956

Descrizione

Autunno 1943. Secondo un'antica maledizione – inventata di sana pianta e venduta al comando tedesco come leggenda popolare – nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fogazza si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini. Per l'ebreo Mozenic Aràd, che giusto prima delle leggi razziali ha pensato bene di diventare Mestolari Aride, la scoperta casuale del giacimento è l'unica speranza di salvare se stesso e la sua famiglia. E cosí, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa – una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cuciono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere – Aride comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. Finché il maggiore Aginolf Dietbrand von Appensteiner, comandante di piazza, comincia a insospettirsi... Dopo La vita dispari, Paolo Colagrande ci consegna un romanzo straripante d'intelligenza e di invenzioni. Pagina dopo pagina, assecondando «l'impostura del destino», costruisce una bugia grande quanto un intero paese: il piano geniale di un pugno di ebrei padani per salvarsi la vita.

Valutazioni e recensioni

3,2/5
Recensioni: 4/5
(4)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Pretenzioso e stucchevole

Recensioni: 5/5

Un romanzo piuttosto noioso con uno stile narrativo alla ricerca di originalità un pochino stucchevoli.

Recensioni: 5/5

Tono da favola dove i cattivi sono ridicolizzati, come pupazzi di uno show sinistro. Non mi ha convinto. E soprattutto mi ha annoiato.

Recensioni: 5/5

Siamo nell'Italia settentrionale nel 1943. Chi racconta è una ragazzina ebrea di circa 15 anni. Utilizza un lessico molto azzeccato che riesce a creare un distacco dalla materia tale da non scadere mai nel pietismo o nel compassionevole fine a se stesso nonostante le vicende narrate siano tutt'alto che divertenti. Anzi, il più delle volte viene da sorridere se non da divertirsi proprio, non fosse che si parla di deportazioni di ebrei e oppositori del regime, rastrellamenti, rappresaglie, morti violente e quant'altro poteva accadere in tempo di guerra nel 43 in Italia. Non do' il massimo dei voti perché la narrazione si appesantisce un poco nella seconda metà del racconto per poi riprendersi però nel finale. Consigliatissimo l'acquisto per chi vuole intrattenersi con un libro decisamente molto intelligente.