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Dettagli

2022
7 giugno 2022
208 p., Rilegato
9788806244774

Descrizione

Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del VII secolo a.C. È stata omosessuale, bisessuale, persino un'icona LGBT. Poi ha dichiarato di non voler piú vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente di un uomo, il barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche. In questo volume Silvia Romani accompagna il lettore nelle vie di Lesbo, nei giorni in cui una ragazza di buona famiglia scopre una vocazione e uno straordinario destino. Saffo, la ragazza di Lesbo è un suggestivo, coinvolgente omaggio all'incanto dei suoi versi, fatti di lune metafisiche, notti profumate di rose, nostalgia per la giovinezza che fugge; e alla fascinazione che non smette di esercitare sugli autori e gli artisti d'ogni tempo e paese.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(2)

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Recensioni: 5/5

Pur essendo scritto bene, con molte illustrazioni (in bianco e nero) mi ha almeno parzialmente deluso perché l’autrice riporta diversi “frammenti” delle poesie di Saffo e di Alceo, diversi riferimenti a opere letterarie moderne, ma non indica la propria opinione sulla correttezza o meno del fatto che dalle presunte tendenze amorose di Saffo siano derivati espressioni come “amori saffici” e sia derivato l’utilizzo della parola “lesbica” per una donna omosessuale.

Recensioni: 5/5

Silvia Romani, con una penna delicata e armoniosa, traccia un testo che è sì una biografia ma anche un'ode all'Antica Grecia. Contestualizza ogni poesia di Saffo, anche dal punto di vista storico e dei ritrovamenti archeologici, e rende viva l'isola di Lesbo, trattandone i miti legati ad essa. Proprio per inquadrare al meglio la società dell'antica Grecia, la Romani tesse i miti alla realtà, aggiungendo aneddoti e variazioni di essi che alle volte appaiono meno note anche a chi, come me, ha alle spalle anni di studio classico. Molto forte è il rapporto con la natura, presente nella poesia di Saffo: una flora dolceamara che trasporta il lettore a tempi antichi, un lettore che bramerà di ritrovarsi in giardini fioriti a leggere poesie dove le metafore sono floreali o dolci quanto il miele. Avevo già apprezzato, in precedenza, le collaborazioni di Silvia Romani e Giulio Guidorizzi ma questo saggio mi ha convinta a leggere tutto quanto verrà da lei pubblicato in futuro.